Lis Delucca |
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| Angel's cry
I lunghi capelli neri le incorniciavano un viso perfetto; il vestito bianco la fasciava completamente, esaltando la vita stretta e la generosità delle sue curve. L’armonia delle sue forme era una tortura per il cuore martoriato. Prigioniero di un angelo: così mi sentivo. Un angelo torturatore, incapace di provare pietà. Si divertiva così il mio amore. -Sei malato.- sussurrò con voce ben modulata. Risi senza allegria, vedendola avvicinarsi a me. Il mio cuore, traditore, aumentò il battito: indicandole dove colpire. -Non mi ami?- mi domandò con finta ingenuità. Scossi la testa, incapace di mentire a parole. Il suo labbro si contrasse in una smorfia desolata. -Mi nutrirò di te, cibandomi del tuo amore, delle tue menzogne. Verserò lacrime alla tua morte, che ti allontanerà da me: ed essa non tarderà ad arrivare. Il tuo sangue mi disseterà e le tue carni mi sazieranno; i tuoi occhi diventeranno specchio della mia verità. Le mie lacrime saranno la tua unica tomba.-
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