Black Friars - L'Ordine della Spada, di Virginia de Winter

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Galya
view post Posted on 16/7/2010, 10:55




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Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane?

La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.




Bene, bene. Tutte voi avete presente la bravissima Savannah e tutte voi avete presente il modo in cui scrive.
Com'è che la chiamano? Divina.
Be', ci sarà un motivo.
Sono arrivata alla 25* pagina e già mi ha catturata.
Le descrizioni -per niente lunghe e noiose...-, i personaggi -all'inizio appena accennati, ma già interessanti-, i luoghi gotici e oscuri, le confraternite legate ad un cieco amore verso Dio...
Tutto questo in sole 25 pagine... chissà il resto!

Buona lettura!
 
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view post Posted on 16/7/2010, 13:48

Arrivederci Presidente...

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Oggi pomeriggio scampagnata, io e la Sil, in libreria.
Obbiettivo: Black Friars.
Non vedo l'ora *O*
 
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Little Tragedy
view post Posted on 19/7/2010, 18:12




Comprato oggi :)
Appena ho il tempo di leggerlo lascio un commento!
 
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Oby86
view post Posted on 19/7/2010, 21:16




concluso poco prima di cena...DIVINO!
 
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§Ale_23§
view post Posted on 20/7/2010, 13:00




Volevo prenderlo appena uscito ma per un imprevisto l ho comprato solo oggi.. *-*

Ahhh non appena l'avrò terminato darò anche io un mio parere :D
 
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Celly_88
view post Posted on 20/7/2010, 19:14




Finito!
Gente una delle più belle cose lette negli ultimi tempi!
Una trama che è una signora Trama! Un intero mondo creato dalla mente dell'autrice che ha descritto alla perfezione ogni gerarchia, ogni personaggio e ogni luogo.
 
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view post Posted on 21/7/2010, 12:49

Arrivederci Presidente...

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Quoto la Vale.
Sublime.
Un storia coinvolgente, interessante. Mi ha letteralmente rapita.
I personaggi sono qualcosa di unico, per nulla banali e tutti dotati di una profondità e di mille sfaccettature che li rendono vivi.
Ambientazione bellissima, descrizioni perfette...sembra di stare lì.
Bel linguaggio, mai una caduta di stile. Impeccabile e precisa, con un stile forse un pò elaborato ma assolutamente efficace.
Oddio, quanto mi è piaciuto??
Troppo. Veramente troppo.
 
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SweetSixteen
view post Posted on 21/7/2010, 19:14




E' il primo libro nella mia lista di lettura :D
 
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Alexiel Mihawk
view post Posted on 2/8/2010, 21:14




Lascio qui la recensione lasciata anche su Anobii:

Quando la Divina supera sé stessa & i personaggi cambiano nome.


Qualcuno la conosce come Savannah, altri solo come Virginia de Winter. Ricordo giornate passate su EFP leggendo The ground beneath her feet e Original Sin, non è un caso se questa autrice è conosciuta nel web come "La Divina".
Per lungo tempo ho atteso l'uscita di questo libro, allora non era ancora Black Friars, ma ci chiedevamo tutti quando e se Sav avrebbe scritto un libro. Poi ci fu l'annuncio e per alcuni mesi non si parlò d'altro che dell'imminente uscita di Black Friars.
Mi sono rifutata di sapere qualsiasi cosa su questo libro prima di averlo in mano, non volevo guastarmi la sopresa, non volevo essere condizionata, ho evitato di parlare con la Sere, con la Jud, con la Vale (miriam) e con l'altra Vale (Celly puzzona) onde evitare spoiler sconcertanti.
Poi è successo, ho sentito la parola vampiri, e il sangue mi si è gelato nelle vene. Ammetto che da quando esiste la Meyer i vampiri sono diventati lìultimo gradino della piramide alimentare, l'ultimo substrato di fango della società, se posso evitarli lo faccio. PERO' quello era il libro della Divina, non potevo non leggerlo.
Così l'ho comprato e dopo un inizio altalenante (Come? Nel primo capitolo già mi rapiscono e salvano la protagonista?) me lo sono divorata in giorno. Tutto quel cazzo di libro, 600 e passa pagine, in una giornata. Dio benedica i treni.

Passiamo al vero e proprio commento.
Meno di quattro stelline è impossibile darle.
La prima cosa che si nota è lo stile, non ho mai letto un libro di un esordiente scritto tanto bene, a tratti può risuonare un po' barocco o altisonante, ma per l'epoca e la situazione descritte è un linguaggio perfetto. L'autrice dimostra non solo di avere una perfetta conoscenza dell'italiano, della sua grammatica e del suo lessico, ma anche di essere capace di gestire la punteggiatura, cosa al giorno d'oggi davvero difficile.
Solo nel primo capitolo Virginia/Savannah ci parla di postulanti, fanatici religiosi e giovani studenti riuscendo a creare un prologo degno di nota e riusciendo a catturare il lettore con una descrizione decisamente realistica di un medoevo "fantastico" e immaginario. Decisamente, questa donna sa scrivere, descrizioni e dialoghi degni di nota e degni di essere apprezzati.
La trama può essere a tratti non apprezzata, ho trovato vagamente ripetitivo tutto questo battibeccare tra Eloise ed Axel, mi ha ricordato molto una Dramione (non dimentico che il backgound dell'autrice è questo, mi stupirei se non si sentisse l'influenza di questa coppia), ho apprezzato invece molto tutta la storia dei Blackmore e l'uso dei redivivi (ho apprezzato anche che la parola "Vampiro" sia stata usata un'unica volta in tutto il romanzo). Inoltre l'uso del latino e l'evidente studio fatto per organizzare l'intera struttura dello studium e delle societates salta decisamente all'occhio e non può non essere apprezzato, c'è un background decisamente notevole, i personaggi secondari quasi meglio sviluppati dei principali e un'analisi approfondita di pressoché ogni cosa.
In definitiva ho apprezzato quasi tutto, dai personaggi, soprattutto i secondari, allo stile. Un libro decisamente sopra la media a cui non dò 5 stelline per i seguenti motivi:
Axel Vandemberg tu sei Draco Malfoy.
Avendo letto i precedenti lavori dell'autrice non ho potuto non collegare il suo Draco ad Axel, possessivo, con la tendenza dominare e controllare ogni cosa, se Axel potesse piegherebbe Eloise (che però è una gran figa e non si lascia piegare, una protagonista femminile con i controcoglioni, che ho apprezzato davvero tanto) come Draco tenta di piegare Hermione. Non miè piaciuto molto, soprattutto perché non riesco a vederlo in modo lineare, quando è stronzo è uno stronzo estremista e possessivo, quando è debole sembra una donna col mestruo, quando è melenso sembra abbia il diabete. E' estremo in tutto quello che fa per questo non sono riuscita ad apprezzarlo a dovere.
Bryce Vandemberg tu sei Blaise Zabini.
Sposerei Bryce, è fantastico, geniale, bellissimo, adorabile, ossessivo e ansioso, ma mi ha ricordato il suo Blaise. Non è una nota negativa, Blaise era un genio, uno dei personaggi meglio riusciti, ma sono uguali. Stesso amore per sè stessi, stessa passione per i vestiti e per le belle donne, se esistesse Armani Bryce si vestirebbe da lui.
Anche Granville (Ross, non una delle sue parenti random) mi ricorda tantissimo Goldstain.
Una nota di colore è data da Ashton, completamente diverso da qualsiasi personaggio fin'ora visto (anche se c'è una sorta di ossessione per i suoi occhi viola, cosa ripetuta duemilaeseicento volte) e deciamente originale nel suo genere, sia come personaggio che come redivivo.

Detto ciò decisamente pollici in su per questo libro, soprattutto perché chi non ha letto Savannah non ha nessun motivo per non apprezzare a pieno il capolavoro di Virginia de Winter. E anche se non vi dovessero piacere i vampiri, ve lo garantisco, sono 20 euro ben spesi. Solo per come è scritto è impensabile dargli meno di 3 stelline, e questo è tutto dire.
Quindi gente, buona lettura, questo libro è consigliato con tutto il cuore.

 
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.Sabb
view post Posted on 20/8/2010, 20:30




Davvero ben fatto. Troppe descrizioni ridondanti ma questo libro si divora comunque. La stile di Savannah è originale e riconoscibilissimo. I personaggi sono stati come una bella rimpatriata. Mi è spiaciuto arrivare all'ultima pagina, devo ammetterlo.

Un solo nome, Axel.
 
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view post Posted on 20/8/2010, 22:04
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Finito in un giorno. La Divina non si smentisce, anche se concordo con la Ceci sul fatto che chi ha letto Savannah trova decisamente familiari alcuni dei personaggi e delle situazioni di Virginia de Winter. Detto questo erano anni che non leggevo un libro così bello: una vera e propria benedizione, in grado di riscattare il genere da tutte le boiate colossali che spopolano dal boom Twilight.
Lo stile è abbondante di descrizioni e metafore, che ad una prima lettura risultano pesanti: io mi sono presa il tempo, dopo averlo divorato in un giorno, di rileggerlo con calma solo per potermele godere meglio. La trama non è scontata, e fino alla fine non si capisce l'identità dell'ultimo Blackmore (se voi l'avete indovinata prima che fosse svelata, beh, complimenti, io non l'avrei mai immaginato xD).
Punti in più per aver ridato un minimo di dignità ai vampiri: Ashton è il personaggio meglio riuscito della storia, anche se personalmente mi sono innamorata alla follia di Cain. Anche la famiglia Vandemberg è uscita benissimo, e in generale si vede un'attenzione particolare per i dettagli anche nei personaggi secondari (la storia di Gil e Lara mi ha fatta morire xD). Dietro il background della storia poi, nelle ambientazioni, nelle gerarchie dello Studium, ci dev'essere un lavoro massacrante, visto che è tutto curato nei minimi dettagli.
Alla fine il giudizio non può che essere positivo. Per essere un'esordiente Virginia de Winter ha inizato benissimo la sua carriera: tra le autrici italiane del genere è una delle migliori che ho letto. Aspetto il suo prossimo libro.
 
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SweetSixteen
view post Posted on 24/8/2010, 17:28




Stupendo,il primo libro letto in vacanza,decisamente ben fatto. Mi ha lasciata con l'amaro in bocca perchè non avrei mai voluto smettere di leggerlo. Aspetto con ansia il prossimo libro di Savannah!!!
 
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11 replies since 16/7/2010, 10:55   264 views
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