CITAZIONE
... il mio personaggi preferito in assoluto è Asher.
Già ... beh Asher è ha un po' il carattere che io vorrei avere: passionale, selvaggio, forte, leale e con onore.
Io sono menefreghista ed un pezzo di ghiaccio inscioglibile ... il contrario! ^^
Al terzo posto della top ten c'è
Caesar.
Gli occhi bianchi ... che nascondo tanti sentimenti perfettamente celati sotto una patina di apatia ... forte, libero e molto giusto. Ma soprattutto:
potente tanto da far sbiancare qualsiasi essere ...
Al secondo ecco
Gala: la vampira senz'anima con l'anima più fulgida che esista.
Personalmente non mi ha mai convinto che Gala non avesse un'anima ... ama un demone, prova rabbia quando parla con Milo di ciò che hanno fatto a Beatrix (terzo capitolo della saga ... se non ricordate andatevelo a rivedere, cicci ... ^^). Eppure è sempre composta, regale,
fredda ... attira chiunque e mette strizza a tutti quelli che non la conoscono (ma anche a quelli che la conoscono ...) ed ha avuto un passato non propriamente iddiliaco.
Al primo (e non mi smento mai!) c'è l'algido
principe di serpeverde.
Ok, adesso direte: 'Ma daaaai! E' una cosa campata per aria! Solamente perchè è biondo ed è figo ...' Anche, lo ammetto. ^^
Ma la ragione principale è essenzialmente un'altra.
Pensate alle mille sfaccettature del suo carattere ... tetro e forte, algido e freddo, menefreghista e passionale. Istintivo eppure profondamente calcolatore ... è tutta una contraddizione.
Dalle prime pagine di Harry Potter e la pietra filosofale si vedeva questo ragazzino pallido e biondo, con i capelli che sembravano leccati da una mucca (scusate: quello è il film! ^^) e con una stretta di mano lasciata in sospeso.
Lui ed Harry si sono odiati fin dal primo istante ... odio vero, intenso. Lasciato trapelare dalle parole superficiali lasciate dire dal suo personaggio durante il primo volume.
Il secondo anno ... 'sporca mezzosangue!'. Parole che volevano ferire e basta ... e che ci sono riuscite. Ecco la determinazione e l'arroganza che lo permeano.
Il terzo ... un cazzotto ben assestato sul muso preso con ben poco onore. Perchè lui
non è grifondoro. Ma non fa una piega e, con la solita flemma e la rabbia, se ne va.
Il quarto, il Ballo del Ceppo. 'Nemmeno Malfoy riuscì a trovare le parole per insultarla'. E' stato zitto, mangiandosi il rospo. Ecco l'algidità e la freddezza. Una regalità nel fare ciò che non si vorrebbe veramente immane.
Il quinto ... la squadra d'inquisizione e la sua presa di posizione. Testa e poco cuore in quello che aveva deciso di fare.
Il sesto ... la paura e l'indecisione. Il coraggio di parlare: un'anima paurosa ed egoista messa di fronte alla verità. 'Se non lo faccio lui mi ucciderà!'.
Il settimo ... i dubbi e poi la riconoscenza verso Harry Potter. Quando da adulto lo saluta con un brusco cenno del capo ... è cresciuto e sa ammettere gli sbagli, anche se con riluttanza.
Ora ... Draco Malfoy non è un personaggio che si può psicanalizzare (come io tendo a fare ^^). Anche perchè è un'anima di carta.
Però ... (c'è sempre qualcosa da dire ... XD) lui è nei libri ciò che ogni uomo tende a provare. Non è coraggioso ... e mai lo sarà. E' egoista e lo fa vedere senza troppe cerimonie ... è questo che adoro del personaggio. La schiettezza nel far vedere solo ciò che lui vuole che sia visto e la paura reale e concreta che prova.
Poi c'è il 'lui' della Saga. Questo alchimista un poco più coraggisoso ma altrettanto controverso dentro di se.
E' tanto bello perchè imperfetto ... come ognuno di noi. Eppure perfettamente equilibrato nella sua imperfezione.
E qui passo e chiudo. ^^