Galya |
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| *O*CITAZIONE Nell'esistenza tutt'altro che tranquilla di Anita Blake non era mai successa una cosa simile: proprio lei, la Sterminatrice, la migliore cacciatrice di vampiri in assoluto si ritrova nel ruolo della preda. Qualcuno ha infatti messo sulla sua testa una taglia da mezzo milione di dollari e la vuole morta nel giro di ventiquattr'ore. E la situazione non è certo resa più semplice dalla lotta per la supremazia in corso nel branco di lupi mannari di St. Loui, in cui Richard vuole spodestare il perfido Marcus senza infrangere il suo voto di non uccidere nessuno, a costo della sua stessa vita. O dall'arrivo in città di Sabin, un potente vampiro arrivato dall'Europa per chiedere l'aiuto di Anita, la cu fama di negromante ha varcato l'oceano. O dal ritrovamente del cadavere di un vampiro orrendamente mutilato, il cui assassinio si ritiene sia colpa di un negromante. E non è ancora tutto. Le inquiete vicende sentimentali di Anita -continuamente divisa tra Richard e Jean-Claude, il Master della città- irrompono sulla scena e la portano a compiere altre scelte molto difficili per proteggere i suoi due amori, ma anche se stessa... Ed è da questo libro in poi che molti lettori si staccano dalla serie di Anita, dicendo che la Hamilton farebbe meglio a farsi vedere da uno psicologo per un presunto problema di sessualità. Mah, io dico... se da fastidio una cosa non la si legge. E punto. Senza andare ad offendere l'autrice. Cooomunque... *O* Qui nasce il dannato triumvirato, che ingarbuglierà la vita di Anita ancora di più. Eh, sì, da questo avvenimento tutta la sua vita futura sarà segnata... Uhuhuh... 6
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