- Capitolo 9°

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/2/2009, 16:38
Avatar

Advanced Member

Group:
Grafiche
Posts:
3,490

Status:
off


Che giornata indecente aspettava Tom quel martedì.
Due ore con Piton, una con Lumacorno che proprio non aveva voglia di conoscere, un'altra ora di Sineologia e poi tutto il pomeriggio con Tristan, unica consolazione della giornata.
Appena sveglio aveva deciso di non andare a fare colazione, anche per evitare eventuali scozzesi o sentire pettegolezzi riguardo al ceffone che si preso dalla McAdams, e cinque alle otto si presentò puntuale nei corridoi.
Per la strada incontrò Archie e Bruce che andavano a Cura della Creature Magiche e Byers, gentile e svagato come sempre, gli regalò una ciambella ricoperta di cioccolato frizzantino, che scoppiettava in bocca.
Arrivato davanti alle porte chiuse dell'aula di pozioni però, ebbe una brutta sorpresa.
C'erano sia la McAdams che la Andrews e pure Tobey Williams con la sua sedia magica, accanto a Neely Montgomery e a Philip Prentice. Di Serpeverde c'erano Alderton, appunto Trix e Damon, la McAdams, quell'orrido essere di Hillis, Adam Broody e Fern Gordon. Poi tre Tassorosso. Damon e Beatrix arrivarono dopo di lui, insieme a Cloe, Sedwigh e Ian.
- Ehilà.- fece Alderton, quando arrivarono in squadrone - Morto nessuno Howthorne?-
- Sta zitto se non vuoi essere il prossimo.- sibilò Sedwigh seccato, appoggiandosi alla colonna.
- Oh, che paura.- soffiò Clyde Hillis - Dormito male Stanford?-
- Andate al diavolo.- disse anche Cloe - Neely, ti ho trovato l'anello.-
- Oh, grazie.- la biondina di Corvonero la raggiunse, seria come sempre - Siamo in debito.-
- Figurati.-
- No, quando hai bisogno hai solo da chiedere.-
- Tranquilla. Hai fatto miracoli ieri mattina.- ghignò la King - Ciao Philip.-
- Ciao bellissima!- fece il Corvonero, abbracciandola - Come hai passato l'estate?-
Chissà perché doveva sempre andare a baciarla, pensò Tom fra sé, avvertendo un fastidioso formicolio nello stomaco.
Lasciò perdere, dandosi dello sciocco, e scoccò uno sguardo a Damon senza farsi notare.
Aveva un'aria più riposata ma aveva anche il maglione sulla camicia.
Si, Sedwigh aveva ragione. Faceva troppo caldo per stare con le maniche tirate.
Ci furono un po' di presentazioni con gli scozzesi, con Asteria che evitò accuratamente ogni Grifondoro, poi arrivò Piton di volata, coi suoi soliti modi bruschi e cafoni.
- Dentro!- ordinò e spalancò le porte, chiudendo poi tende e finestre.
Si sistemarono nei vari banconi, poi il professore incrociò le braccia e attese con aria insopportabilmente impaziente fino a quando non regnò il silenzio totale.
- Questo è l'ultimo anno e pretendo da voi che siete arrivati fin qui il massimo. Se qualcuno rimane indietro, abbandoni subito, sono stato chiaro? Mentre per voi che arrivate da Wizloon esigo concentrazione e lavoro duro. Se restate indietro ditemelo e provvederemo. Intesi? Bene. E ora a noi.- rognò, puntando gli occhi su Tom che stava nel bancone con Sedwigh e Ian - Signor Riddle, quest'anno vuole stupirmi non distruggendo il materiale che i contribuenti con tanta clemenza ci hanno fornito?-
Tom incassò la testa nelle spalle, arrossendo vagamente - Farò il possibile.-
- La ringrazio e già che c'è veda di non massacrare anche se stesso. Cominciamo, aprite il manuale a pagina 24. Oggi ci dedicheremo alle branca delle pozioni di controllo del pensiero, compresa una preparazione veramente degna di questo nome del Veritaserum visto che alcuni di voi continuano a credere che sia fatto di miele e zuchero!-
Dopo una mezz'oretta di teoria, si passò alla fantomatica pratica e lì cominciarono a cadere oggetti a tutt'andare.
Se non altro Tom non faceva mai esplodere nulla, a differenza degli altri le cui fumine appestarono presto l'intera stanza. Piton vagava fra i banconi, arcigno e implacabile ma più tenero con gli scozzesi.
Fra i tre, Olivia si dimostrò subito abbastanza capace, esattamente come Asteria e Williams ma ognuno con uno stile molto diverso. Tobey faceva fatica a muoversi ma con l'aiuto disinteressato di Neely se la cavò bene, mentre la McAdams dimostrava di non seguire molto il libro, del tutto irrequieta.
Le due ore stavano per scadere quando Piton si fermò dietro al tavolo di Tom.
Si era avvicinato a Damon e bassa voce, per non farsi sentire, anche se tutti rizzarono le orecchie, gli parlò con tono quasi solenne.
- La testa signor Howthorne?- domandò.
Damon lo fissò per un attimo, poi tornò a lavorare - Va meglio.-
- Il professor Silente ti attende questa sera.-
- Grazie.-
Tom naturalmente, come Cloe e Trix e tutti gli altri, aveva sentito tutto ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Lasciò cadere la bilancina dorata, fissando gli occhi sgranati alla porta aperta.
- Merda!-
- Come prego?- sbottò Piton, un silenzio sepolcrale dell'aula.
Riddle arrossì fino alla radice dei capelli - Ecco...io...mi scusi ma...Draco!- balbettò, alzando il dito.
Severus lo seguì in linea d'aria e allibì anche lui.
Malfoy era appena passato davanti alla porta, guardandosi attorno con aria curiosa.
- Miseria.- sibilò Piton e si fiondò fuori dall'aula, seguito da Tom e gli altri.
- Draco!-
Malferret si girò, trovandosi davanti Piton, Tom, Damon, Cloe e Trix.
- Draco dove vai?-
Il biondo scrutò il professore di pozioni con un sorriso.
- Chi è lei?-
- Draco non dovresti essere qua da solo.- gli disse suo cugino, prendendolo per un braccio.
- E tu chi sei?- chiese anche a Tom, lasciandolo disperato.
- Sono Tom, tuo cugino. Ricordi?-
- Ah già.- tubò allegro come un fringuello, poi si rivolse a Piton - Lei però non è mio padre, vero?-
- No, non ho avuto l'onore.- fece Severus, sarcastico - Dov'è Potter?-
- Harry?- Draco s'illuminò - Non lo so! Lo cercavo.-
- Oh santo Dio.- fecero Damon, Cloe e Trix in coro.
- Oh, eccoti!- fortunatamente apparve Ron, Smolecolarizzandosi da un muro e facendo spaventare tutti. Senza tante storie afferrò l'ex Serpeverde per il cappuccio della giubba scura, tirandolo verso di lui - Mi scusi prof, mi è scappato. Draco ti ho detto mille volte di non andare in giro da solo!-
- Ma cercavo Harry...-
- Harry arriva, sta buono!- sbuffò il rossino - Scusate, lo porto via.-
- Weasley quanto andrà avanti questa follia?- rognò Severus - E' irriconoscibile.-
- Non lo dica a me.- frecciò Ron - Ciao Tom, come va?-
- Per ora bene.-
Poco dopo l'uscita di quei due matti suonò la campanella e i ragazzi del settimo liberarono dall'aula e insieme ad altri studenti degli altri anni affollarono il corridoio del piano terra, facendo un chiasso insopportabile. Ma fra tutti, Riddle ebbe una piacevole sorpresa.
Un'aquila dorata stava volando sotto le arcate e con un leggero bagliore, Harry Potter riprese la sua forma umana, stupendo gli studenti che dopo un attimo di smarrimento, lo riconobbero, incantati.
Descrivere il coro e le mille ovazioni che ricevette è quasi impossibile ma fortunatamente il bambino sopravvissuto venne lasciato in pace anche se ora tutti gli occhi di Hogwarts erano puntati su di lui. Eppure non ci fece caso, concentrandosi sul suo figlioccio.
- Ehi.- Harry si fermò con lui, facendo restare di stucco gli scozzesi - Come andiamo? Distrutto niente?-
- Per ora no.- rise Tom, felice che fosse andato a trovarlo e avesse messo il naso fuori dalla Torre Oscura.
- Potter.- l'apostrofò anche Piton, rognoso come un cane randagio - Sei vivo.-
- Prof.- replicò il moro soave - Anche lei è vivo.-
- Che spiritoso. Stavo giusto dicendo al signor Riddle che non esistono pozioni contro la sua maldestria. Ci fosse stato qualche rimedio per casi simili l'avrei già propinato a te anni fa.-
- Vedo che lei invece continua a tracannare infusi di simpatia eh? Li manda giù a barilate o ci si fa i gargarismi la mattina?-
Tom c'era abituato ma quei due quando volevano esageravano davvero, così quando Severus ebbe letteralmente mandato al diavolo Harry, Potter ridacchiò e dopo aver abbracciato Cloe, Trix e Damon si affiancò al suo protetto, mani in tasca e l'aria di uno che non nota di essere al centro dell'attenzione.
In effetti ora non c'era studente che non li fissasse, compresa Asteria.
- Dio...quant'è carino quello.- fece verso Fern - Chi è? E perché parla con Riddle?-
- Guardalo meglio.- berciò la Gordon - Guardagli la fronte.-
Quando Asteria vide la cicatrice, impallidì ma i suoi occhi si accesero.
- Harry Potter.- sussurrò estasiata, davanti a un sogno e a una leggenda.
Intanto Tom e gli altri si godevano una piccola pausa, mentre Potter controllava l'orario del suo mostriciattolo.
- Nove corsi?- sbottò il moro - Cazzo Tom, ma vuoi morire?-
- Sineologia è solo due ore la settimana, anche Occlumanzia.- sorrise il Grifondoro - E poi mi piacciono tutti.-
- Se lo dici tu.- bofonchiò il bambino sopravvissuto - Niente Divinazione?-
- Figurati.- disse Tom, assumendo di colpo un'aria diffidente - E' una disciplina senza capo né coda per uno come me. Un conto è se avessi doti di veggenza, ma così è inutile.-
- Hermione ti ha fatto il lavaggio del cervello.-
- Piuttosto scusa...- Riddle lo fermò per la spalla - Ma dove stai andando?-
- A farmi due passi.-
- Due passi dove?- gli chiese Cloe.
- Fuori.- fu l'angelica risposta.
- Intendi dentro le mura spero.- sibilò Tom sfidandolo a rispondere ma come previsto, il caro Signor Potter, con espressione altrettanto perfida, replicò a tono - No, intendo fuori dalle mura, cocco.-
- Da solo?- sbottò anche Damon.
- E' da matti!- fece Trix.
- Oh ma cos'avete tutti quanti?- fece Harry stranito - Non sono in gabbia qua dentro e sono maggiorenne, posso andare dove mi pare.-
- Si ma da solo?! Con tutti quelli che ti vogliono morto!- Riddle lo guardava con disapprovazione - Te le vai proprio a cercare scusa! Non puoi farti accompagnare da qualcuno?-
- Ma qualcuno chi? Mi sarei portato Malfoy, ci saremmo fatti il tiro al bersaglio coi gufi dei Tassorosso ma da qualche tempo sviene a sentir parlare di morti e mezzosangue feriti, è una palla...- si stufò il bambino sopravvissuto, tornando a camminare senza aspettarli - E poi non sono mica indifeso. Non capisco che fisse vi prendano a tutti. Anche Ron ed Elettra a momenti mi chiudevano nella Torre.-
- Mossa intelligente.- ridacchiò la voce bonaria del preside di Hogwarts, apparso davanti a loro.
- Salve professore.- dissero tutti e cinque.
- Così, vai a farti un giro ho sentito. Spero non debba pentirmi di lasciarti andare in giro da solo Harry.-
- Non ci si metta anche lei, per favore preside.- sospirò Potter.
Silente rise di nuovo, dandogli una pacca sulla spalla - Tom ha più cautela di te, vedo.-
- Non è la cautela che mi ha salvato la pelle.- ironizzò Harry serafico, passando un braccio al collo di Riddle e scarmigliandogli i capelli - Comunque non sono così facile da far fuori.-
- Puoi ben dirlo ragazzo!-
Era appena apparso l'ultima persona che sia Harry che Tom volevano incontrare.
Horace Lumacorno, col suo panciotto e la sua pelato lucida, rotolò letteralmente verso di loro.
- Salve Harry! È un piacere rivederti!-
- Buongiorno professore. Anche per me è un piacere.- rispose Potter senza staccarsi da Tom, che sentiva tremare leggermente contro il suo fianco - So che è di nuovo della squadra.-
- Si e ne sono molto soddisfatto.- gorgheggiò Lumacorno - Stavolta Albus non mi ha servito te su un piatto d'argento ma l'idea di tornare a insegnare alle giovani generazioni è stata troppo allettante.-
- Immagino.- soffiò il moro fra i denti.
- Horace, lascia che ti presenti alcune di queste menti brillanti.- interloquì Silente, per spezzare la tensione che si era creata fra i due - La signorina King, una Sensistrega. La nostra signorina Vaughn, direttamente dall'America. Il signor Howthorne...-
- Ah, il nostro Veggente!- Lumacorno stritolò la mano a Damon - E' un piacere ragazzo. Pochi possono vantare la tua fama, predire una guerra e aiutare in questo modo gli Auror. Ero ansioso di conoscerti.-
- Grazie.- bofonchiò il Legimors.
- E,- concluse Silente - come immagino tu sappia, lui è Tom Riddle.-
Lumacorno aveva evitato fino a quel momento di guardarlo ma ora fu costretto.
Fu come fare un salto indietro. Un buio salto nel passato.
Ah, quegli occhi blu. Quel viso ammaliatore.
- Mi raccomando.- disse Harry all'improvviso, risvegliandolo dai suoi ricordi - Me lo tratti con cura.-
Il professore e Potter si scambiarono un'occhiata. Ora negli occhi di Harry si leggeva un'avvisaglia.
Lumacorno sentì distintamente che se fosse accaduto qualcosa di spiacevole a quel mago, l'avrebbe pagata cara.
- Ho sentito da Albus che il ragazzo ha una mente veramente geniale.- balbettò Horace, passandosi una mano sulla pelata e mettendo Tom a disagio, visto che non parlava direttamente con lui - Eccelle in ogni materia, o sbaglio?-
- Non sbagli, caro amico.- sorrise Silente - Converrai con me che si tratta di un settimo anno molto ricco di validi elementi. Sotto ogni punto di vista.-
- Si, lo credo anche io. Dimmi Harry, come procede la caccia?-
- Per ora siamo a riposo.-
- Tutti e due?-
Potter serrò appena la mascella - Si, tutti e due.-
- Avrai sentito che anche il figlio di Harry è qua, Horace.- continuò Silente.
Lumacorno annuì, sempre più gongolante - Già. Avrà ereditato tutto da te immaginato.-
- Io invece spero abbia preso di più da Elettra.- concluse il bambino sopravvissuto - Ora se volete scusarmi, ho bisogno di prendere aria. Farò due passi e darò un'occhiata nei dintorni. Mi raccomando professore, le affido i ragazzi.-
- Sono in ottime mani.- disse Lumacorno orgoglioso - Spero troverai dal tempo per me. Vorrei chiederti delle informazioni per un mio recente studio.-
- Ma certo.- disse l'Auror, imprecando fra sé - Ammesso che mi lascino libero dalle briglie.-
Silente ridacchiò e l'accompagnò fino ai cancelli, dove salutarono insieme Hagrid mentre gli studenti ora rimasero soli con quel tizio con gli occhi troppo vicini e la predisposizione al ruffianaggio.
- Bene ragazzi.- Lumacorno si soffermò sulla sala d'Incantesimi usata da Broody in precedenza e fece entrare una più che numerosa fiumana di persone. Fra i nuovi c'erano Lot Frommer, Thaddeus Flanagan di Tassorosso sempre più borioso e insopportabile, Matt Rogers che filò dritto da Trix per salutarla tutto rosso in viso, mentre Neely che continuava a osservare Damon di sottecchi andò a sedersi ben lontano da quelle oche delle Tre Grazie di Corvonero.
In tutto erano una quarantina.
Sedendosi, Cloe si piegò su Tom.
- Sembra davvero in soggezione.- gli sussurrò.
- Chi non lo sarebbe.- rispose mesto, guardandola appena - Ha insegnato a mio padre. E sono uguale a lui.-
- D'aspetto forse.- replicò la biondina mentre Lumacorno dava il benvenuto a tutti, presentandosi e illustrando il programma. La tabella di marcia comunque riuscì a interessare il giovane Riddle quel che bastava per fargli dimenticare lo spiacevole fatto che Lumacorno conoscesse Voldemort e s'immerse completamente nel suo lungo discorso d'apertura. A tutti gli effetti gli sembrava veramente un bravo insegnante, molto esperto in trucchi facili ma efficaci e anche un eccellente conoscitore anche degli incantesimi più complicati.
Si, sebbene sarebbe stato difficile vederlo quattro giorni la settimana, capì che ne sarebbe valsa la pena.
A parte quello però, Tom capì le raccomandazioni di Harry quando, a fine lezione, vide Lumacorno tornare a cercare di arruffianarsi Cloe, in quanto duchessa, Sed, Damon e pure la McAdams.
Sicuramente aveva il suo fiuto per i serpenti, pensò fra sé.
Con suo padre però aveva fatto male i suoi calcoli.
- Certo che è melenso forte.- borbottò Matt Rogers, affiancandosi a Tom intanto che il Grifondoro ritirava la sua roba.
Riddle rise appena - Ha fiuto.-
- Bel fiuto.- li rimbeccò Damon, raggiungendoli snervato - Quello va a nomi e cognomi. E conto in banca.-
- Bhè, con te è andato più sul sicuro.- gli disse Neely pacata, scoccandogli un'occhiata strana.
- In che senso?- la inquisì Howthorne, senza staccarle gli occhi di dosso.
- Sa che sei il Veggente della profezia, no?-
- Hn.-
La Montgomery parve sorridere, poi scosse il capo - Matt, vado a Sineologia con Tobey. Vieni?-
- No, ho un'ora buca, vado a fare i compiti di Piton.- Rogers si voltò prima verso Trix, rosso e timido - Ciao Beatrix. Buona lezione e buon appetito.- ma accortosi della gaffe e della faccia della Diurna, s'impappinò anche di più. Alla fine dovettero tirarlo via, fra le risate dei Corvonero.
- Quello è proprio cotto.- ghignò Cloe, sedendosi sul banco - Ehi yankee, ma non ti piace neanche un po'?-
- Chi?- richiese Trix, trafficando nella borsa.
- Mio nonno. Matt no?- sbuffò la Grifondoro.
- Ah...non so.-
- Vabbè. Allora gente, ci vediamo alle due da Tristan ok?- tubò Cloe, afferrando Tom per il braccio per volare a fare Sineologia con la professoressa Hilton - Ci vediamo!-

Quel pomeriggio invece, verso le due, Degona Mckay ebbe la sua prima lezione di volo e come sempre la trovò il massimo della vita. Volare in tanta pace senza seccatori era fantastico e vedere altri spaccarsi la faccia fu ancora più divertente, peccato che a metà lezione qualcosa di fastidioso attirò la parte empatica della sua anima.
Isabella e Tilde, un'altra sua compagna di camerata le stavano parlando di nuove mode per le borse da scuola quando una voce rauca, simile a un roco abbaiare, la fece voltare verso la Foresta Proibita.
Lì c'era qualcuno.
E quel qualcuno li spiava.
Qualcuno osservava la scuola, accucciato nell'oscurità. E le sue intenzioni non erano di certo pacifiche.
Finita la lezione fece per scendere verso la casa di Hagrid, per vedere di non essersi inventata tutto quando sul sentiero incontrò Harry.
- Ehi diavoletta.- Potter l'abbracciò sorridente - Dove vai?-
- Harry...- la piccola Grifondoro riprese fiato - Sei stato qui attorno?-
- Ho fatto due passi al lago.-
- E non sei entrato nella Foresta?-
Il bambino sopravvissuto levò un sopracciglio, ora interessato alla strana piega che stava prendendo quella discussione.
Si sedettero su una roccia lì vicino e Degona gli raccontò tutto, compresa l'idea che qualcuno li spiasse dalla foresta.
E Harry annuì, stupendola.
- Si, ho parlato con alcune fate. Sembra che ci siano degli intrusi.-
- Di che genere? Mangiamorte?-
- No, intrusi che si sanno confondere con gli altri animali.- Harry si girò verso gli alberi, puntando gli occhi fra le fronde buie e intricate - Allora non sono solo storie della fate. Se hai sentito qualcosa, allora siamo veramente braccati.-
- Ma non possono entrare vero?- sussurrò la streghetta - Non possono entrare per farti del male.-
- E' quello che appureremo appena torneremo tutti in forze.- le garantì - Tu comunque stacci ben lontana, d'accordo?-
- Si.- gli promise Dena - Se sento ancora qualcosa ti faccio sapere, va bene?-
- Ok...ma ancora una cosa.- le chiese, mentre tornavano dentro le mura del castello - Che tipo di voce era?-
- Non so...era di uomo ma...sembrava come un ringhio di un animale, un po' ruvida...ti viene in mente qualcuno?-
- No purtroppo. Ma faremo delle ricerche. Ora torniamo a fare tardi per la prossima lezione!- e sorridendo la condusse in giardino, non prima di essersi girato indietro un'ultima volta.
Chiunque fosse, si stava attirando le ire degli abitanti delle foresta. Forse non sarebbe stata necessaria una spedizione di ricerca. Il nemico non si era scelto un nascondiglio sicuro.

Quel pomeriggio alle due precise gli studenti del settimo di tutte e quattro le case varcano la soglia della sala duelli.
Era rimasta chiusa dieci anni dopo l'uscita di Potter da Hogwarts ma ora, grazie al nuovo e "disinteressato" desiderio di Orloff di avere una squadra di giovani maghi pronti a difendersi e a difenderlo in casa necessario, l'aula era stata arieggiata e arricchita.
Era rimasta al piano terra, dalle titaniche proporzioni di una volta: tre grandi palchi per i duelli dipinti di blu e oro, cinque cerchi di legno magico da evocazioni, le pareti quasi interamente tappezzate da librerie che contenevano tutto lo scibile possibile e vetrine ricolme di armi, lance, spade, archi e pugnali, tutti oggettini messi sotto lucchetto da un incanto del preside, quindi certa gente non avrebbe potuto andare a spasso armata e piantare a sorpresa coltelli nella schiena altrui, anche se in effetti i due elementi pericolosi ormai giravano armati da anni.
Tutti insieme superavano la cinquantina: quindici Corvonero e altrettanti Grifondoro, dieci Tassorosso e tredici Serpeverde. Fra loro, tutti gli scozzesi della loro età e qualche nuovo acquisto tipo le Tre Grazie e altre oche che andavano a Difesa solo per vedere e provarci con Tristan.
- Ci sarà da divertirsi ragazzi.- fece Sedwigh con aria diabolica, osservando le spade appese ai muri.
- Oh, non ne hai la più pallida idea.- sibilò Damon da parte sua, intento a levarsi le cuffie dalle orecchie.
Stavano chiacchierando così animatamente che quando il loro capo branco entrò non se ne accorsero neanche.
Tristan allora si mise due dita in bocca e fischiò abbastanza forte per farli sobbalzare tutti.
- Ehilà ragazzi. Volete anche un caffè?- chiese l'Auror con aria ironica.
- Se proprio dobbiamo prof!- ridacchiò Cloe, scatenando l'ilarità nel gruppo di studenti.
Tristan sorrise e scosse il capo, tirandosi dietro Jess e Milo con cui non aveva ancora finito di parlare. Erano stati da Orloff tutti e tre e dopo quella riunione veramente penosa insieme al Ministro e all'idiota che presto avrebbe ammorbato le loro giornate, non c'era da stare granché allegri.
Per tutto il tempo in cui Milo però rimase con Tristan, capì ben poco di quello che gli diceva.
Non guardava apertamente Trix ma di errori ne aveva fatti due con lei e non c'era modo per rimediare purtroppo. Non più. Maledisse quel pomeriggio in cui l'aveva baciata e maledisse la situazione in cui poi l'aveva trovato.
Ma soprattutto dannò se stesso.
Per aver fatto un passo che si era ripromesso sei anni prima di non fare mai.
Alla fine della discussione lui e Jess presero il volo per tornare alla Torre Oscura e Tristan rimase solo, seduto di tre quarti su un palco da duelli, a leggere per l'ennesima volta la disposizione del Ministero.
La sua espressione disgusta mise in allarme più di una persona.
Asteria McAdams invece lo guardava con attenzione.
- Ehi Fern...ma in questa scuola ci sono sempre tipi del genere che bazzicano aule e corridoi?-
La Gordon rise appena - Dammi retta. Lui lascialo perdere.-
- E perché? Un bel bocconcino del genere...a Wizloon mi sono fatta un supplente sai?-
- Si ma questo ha per la testa una donna soltanto.- le disse anche Cordelia Chilton, altra Serpeverde - E non vede nessun'altra se non sua moglie.-
- Sua moglie.- fece la scozzese con sprezzo - Gli uomini pensano alle mogli solo quando fa loro comodo.-
- Non nel suo caso.- ghignò Fern - Chiedi a Beatrix se non ci credi. Lei la conosce bene.-
- Ma davvero?- Asteria si voltò verso la Diurna, che si limava le unghie con aria annoiata - Che ha di speciale?-
Trix continuò la sua manicure, con perizia, e rispose con tono pigro - E' il suo primo amore.-
- Tutto qua?-
- Ed è la donna più bella del mondo.- s'intromise Clyde Hillis - Non reggeresti il confronto con lei neanche fra cent'anni. Senza contare che la moglie del prof è Lucilla Lancaster, Asteria.-
La McAdams sgranò gli occhi - Cosa? Ma non è un demone?-
- Si ed è una gnocca senza precedenti.- aggiunse Fabian Alderton a bassa voce, per non farsi sentire - E per quanto tu sia brava a letto Asteria, non credo che potrai mai reggere il confronto con lei. Senza contare che hanno una figlia che fa il primo anno e Tom è legalmente loro figlio.-
Al nome del Grifondoro, la McAdams gli scoccò una breve occhiata. Stava parlando con i suoi compagni, anzi...lui ascoltava e rideva ogni tanto, con Cloe King a fianco.
Osservò il suo profilo, i suoi occhi blu...
Il suo esame terminò quando Tristan appallottolò la missiva che aveva in mano, gettandosela alle spalle.
- Che fate in piedi?- borbottò - Sedetevi dove vi capita, ne avremo tutti bisogno.-
- Cattive notizie?- chiese Maggie Clark, sbattendo le ciglia con aria melensa.
- Pessime.- fece l'Auror, mentre un'infinità di poltrone e divani apparivano sotto le delicate chiappe dei maghi diciassettenni - Dunque, se non si fosse ancora capito benvenuti al corso di Difesa contro le Arti Oscure e vi avviso fin da subito che sarà un vero calvario e di questo ringraziamo il caro Ministro della Magia e di seguito tutti i prefetti del Ministero dell'Istruzione che quest'anno hanno pensato bene di affibbiarci un progetto del Torneo Interno. Qualcuno di voi sa di cosa si tratta? Si, dimmi Ian.-
- Non ne sono sicuro.- fece il Grifondoro dai capelli biondo sabbia - Ma non si tratta di un torneo che dovrebbe svolgersi ogni undici anni dove gli studenti delle settime classi si sfidano attraverso un complicato metodo di accoppiamento?-
- Esatto, ottima spiegazione.- annuì Tristan - Siccome undici anni fa non è stato possibile applicare la tradizione a causa dei problemi che la lotta fra Mangiamorte e Harry Potter comportava, Orloff ha deciso di mandare avanti la tradizione quest'anno, senza contare i trecentosessantacinque giorni di anticipo che ci separano dagli undici anni esatti. Ora, considerata l'altezza della prova, Orloff e il Ministero dell'Istruzione hanno deciso di comune accordo col Preside Silente che il Torneo servirà a voi per l'esame e a me per valutarvi, insieme a una tesi finale quindi ragazzi miei il Torneo inizierà a ottobre. Verrete qui per allenarvi e per le lezioni tradizionali, inoltre io lascerò aperta la sala in cui potrete entrare solo voi del settimo anno.-
- Ma non è pericoloso?- gracchiò Juliette Caldwell, la Grazia capa di Corvonero.
- Naturalmente ogni duello del torneo, che si svolgeranno in date precise, saranno strettamente controllati sia da me che dagli altri Auror.-
- E come avete deciso gli accoppiamenti?- chiese anche Thaddeus Flanagan - Che facciamo? Combattiamo contro le ragazze?-
- Considerato che potresti prenderle ti conviene tacere.- gli soffiò Maddy seccata, seduta vicino a Damon.
- Calma, calma.- Tristan richiamò la loro attenzione a fatica - Dunque, siccome è impossibile umanamente fare accoppiamenti che prendano in considerazione ogni più piccola caratteristica dei duellanti, la scelta verrà affidata al Calice di Fuoco, un calice che si usa nel Torneo Tre Maghi per scegliere i migliori. Nel nostro caso invece, voi dovrete scrivere il vostro nome su una pergamena speciale e gettare il biglietto nel fuoco. Sarà il Calice ad abbinarvi. Domani il nuovo rappresentante del Ministero dell'Istruzione verrà qua col calice e si occuperà di spiegarvi ogni cosa nei più piccoli dettagli.-
- Dio, che casino...- borbottò Tom.
- E non è finita qua.- Mckay si sedette comodo, chiudendo le porte della sala in faccia davanti ai curiosi, Gazza compreso - D'accordo coi professori e col preside, abbiamo studiato un altro tipo di esame decisamente meno violento. Questo esame però è appannaggio di tutti tranne cinque di voi e gli esonerati sono Cloe King, Damon Howthorne, Beatrix Vaughn, Tom Riddle e Matt Rogers. Ora passo a spiegare.- continuò, vedendo le facce stranite dei ragazzi - Dunque, in pratica potrete allenarvi quanto vorrete qui sui palchi ma il preside ha portato alla mia attenzione il fatto che il vostro intuito non lo sarebbe altrettanto, quindi da oggi in avanti potete mettervi a caccia ragazzi: nel castello è nascosto da sei anni sotto gli occhi di tutti un essere che non è né del tutto demone né del tutto umano. Io non vi dirò nulla di nulla, né razza, né aspetto, né luogo in cui potrete trovarlo. Sta a voi cercarlo e alla fine dell'anno, per chi avrà capito e trovato questo jolly, diciamo, ci sarà un bonus in più.-
- Un momento...c'è un mezzo demone nella scuola?- allibì Patience Hogs - E il preside...-
- Calma, non ho mai detto che è qualcuno di pericoloso.- sorrise Tristan - Solo che ci siamo stupiti tutti del fatto che nessuno se ne sia accorto, nonostante sia perennemente in giro.-
- Quindi c'è un mezzo qualcosa che va a spasso per il castello e non ce ne siamo mai accorti?- Sedwigh levò un sopracciglio - Ma dai!-
- Un attimo, allora tu lo sai!- Paige Brinkam, Corvonero, additò Cloe - Tu sei una Sensistrega, l'avrai già beccato!-
- I cinque esonerati sono tenuti al silenzio e questa sera stessa, verranno messi sotto Incanto Fidelio dal preside in persona.- soffiò il loro prof - Perciò dovrete arrangiarvi da soli e ripeto...questa persona ce l'avete sempre avuta sotto gli occhi, non è pericolosa neanche lontanamente...- e Trix sogghignò, cercando di non farsi notare -...per cui non datevi al panico, chiaro? Perfetto. Siete ancora vivi?-
- Resistiamo.- borbottò Alderton - Scusa prof, ma quei cinque invece che faranno?-
- Adesso infatti ne parliamo. Dunque, considerato il fatto che ognuno di voi ha capacità particolari, vedremo di dividerci equamente. Cloe tu starai con Clay per la Focalizzazione dei Marchi Neri.-
- Va bene.- annuì la King - Al torneo posso partecipare anche io comunque?-
- Certo. I ragazzi avranno più problemi con te ma ognuno di voi dovrà imparare a sviluppare i suoi punti forti. Beatrix, passiamo a te. Insieme a quelli di scherma...ah già, quanti qua hanno già preso in mano decentemente la spada?-
Sedwigh, Alderton, Hillis, Neely Montgomery, Damon, Tom, Cloe, Thaddeus Flanagan, Martin e Tobey Williams alzarono la mano.
- Perfetto. Beatrix tu, Tom e gli altri vi occuperete delle armi magiche. Matt e chi vuole potrà occuparsi degli sfoci della Smaterializzazione. Damon tu appoggia la testolina sul cuscino, grazie.-
- Grazie a te.- frecciò il Legimors, mettendosi ancora più comodo.
- Altra magagna. Prima che parli coi nuovi arrivati, vediamo di sistemare il programma.- Tristan si arrotolò le maniche, disperato - Partendo dal presupposto che avete cambiato ogni anno professore e che la politica in questo periodo di tempo è stata "Adagiamoci sugli allori che tanto c'è il bambino sopravvissuto!" immagino che non abbiate mai effettivamente fatto della pratica seria. Correggetemi se sbaglio.-
- Non sbagli.- annuì Sedwigh.
- Ottimo.- si schifò Mckay - Alcune domandine al volo. A parte chi ha fatto parte di gruppi passati che dovevano starsene fuori dai guai, avete mai sistemato un Molliccio? Un Illusio?-
- No.- dissero in coro.
- Visto un vampiro?-
- No.-
- Un licantropo?-
- No.-
- Un demone impuro?-
- No.- dissero quelli di Hogwarts.
- Quelli da evocazione.- rispose allora Asteria, per Wizloon - Ma solo uno o due.-
- Di bene in meglio. Marciotti? Lupini? Cavolo, almeno degli Snasi?-
Ridacchiarono tutti e Tristan si mise le mani nei capelli.
- Io l'ammazzo Orloff.- sibilò a bassa voce, tornando a passarsi le mani nei capelli - Ok, però saprete vita, morte e miracoli dai libri immagino. Senza rapportare le informazioni alla realtà.-
- Più o meno direi di si.- gli rispose Martin Worton.
- Siamo a cavallo. Ok, da domani si parte con le maniere forti.-
- Folletti e licantropi?- cinguettò Cloe con un sorriso.
- E vampiri e demoni.- sbuffò il loro prof - Altro che martirio. Sarà anche peggio. Va bene...- e guardò il pendolo - Fatevi dieci minuti di pausa senza accoltellare nessuno possibilmente, voi di Wizloon per favore venite da me, così discuteremo del vostro programma.-
La seconda ora fu interamente dedicata e risposte e ad aggirarsi per la sala duelli, per prenderci la mano mentre il loro prof, anima pia, navigava fra sclero e programmi personalizzati. Un vero incubo.
- Sicura che sia una buona idea?-
Trix fece scoppiare il pallone di gomma, masticando lentamente.
Damon sbuffò - Che testarda. Se scoprono che sei tu il "mezzo coso" si scatenerà un vespaio.-
- Tanto sono una manica di ritardati.- scandì Cloe, appollaiata su uno sgabello a leggere un libro che ruttava e ronfava come un gatto - Non capiranno che è lei neanche fra un milione di anni.-
- Io continuo a dire che è azzardato.- bofonchiò il Legimors.
- Che ci vuoi fare...- Beatrix lo guardò di striscio - Ognuno ha i suoi segreti.-
Sia Tom che Cloe fecero finta di non aver sentito ma captarono perfettamente una certa tensione.
A romperla furono Matt e Neely, arrivati dopo aver chiacchierato con Tristan.
- E così c'è qualcuno che vive sotto il nastro naso da una vita.- borbottò la Montgomery - Quasi non ci credo.-
- Per me sarà divertente.- cinguettò Maddy, abbracciando Damon sorridendo - E così tu lo sai eh? Perché non me l'hai mai detto?-
- Mi sarà passato di mente.- rognò Howthorne fra i denti.
- Sempre peggio.- la rossa Grifondoro non perse il sorrisetto - E' da quando siamo arrivati che sei di umore pessimo.-
- Come sempre del resto.- frecciò la Vaughn - Mi ha riempito di gomitate stanotte.-
Tom si volse, stranito.
- Come prego?-
- Camera mia coincide col muro della camera di Fern.- sibilò la Diurna.
- Orrore.- si schifò Neely - Ma come fai a sopravvivere là sotto?-
- Non chiedere.-
- La testa va meglio?- s'informò Matt, pensando gelosissimo a Beatrix e Damon.
- Potreste evitare di pensare costantemente alla mia testa? Grazie.-
- Oh, il nostro Veggente è di cattivo umore?- ironizzò Thaddeus Flanagan, raggiungendoli.
- La quantità di rompiballe aumenta.- gli sorrise falsamente la King.
- Dì un po' tesoro...quando usciamo insieme io e te?- le chiese il Tassorosso incurante.
- Quando nevicherà viola.- gli rispose la biondina - Evapora.-
- Tanto ti sei mollata con Prentice no?- perseverò il battitore dei tassi - Dai, mica ti consumo!-
- Thaddeus non insistere quando ti dicono di no.- borbottò Neely.
- E già.- la guardò libidinoso Flanagan - E tu? Sei libera dolcezza?-
- Dio ma ti vanno bene tutte!- ridacchiò Matt.
- Perché a te no?-
- Andrò a buttarmi giù dalla Torre di Astronomia.- Damon lasciò Maddy, prendendosi la borsa - Se qua abbiamo finito io me ne vado. Ci vediamo a cena. Ciao gente.-
- Damon aspetta.- si girò Riddle - Hai un minuto?-
- Veramente no. Ho dei compiti da fare.- glissò il Legimors - Ci vediamo.-
Sparito lui, gli altri si guardarono con aria sospetta.
Trix specialmente, si affiancò al Grifondoro.
- Ha odore di sangue addosso.- gli bisbigliò - Stanotte è stato quasi sempre sveglio. Non sono riuscita a controllare ma sicuramente ha qualcosa che non va. Quando lo becchiamo?-
- Prima che vada da Silente.- sussurrò Riddle - Dagli un'occhiata. Prima di cena gli parliamo.-
- Va bene.-

Sfortunatamente per Tom però, Damon riuscì a sparire dal dormitorio nell'unico momento in cui Beatrix voltò gli occhi, disturbata dalle continue intrusioni di Fern, Cordelia, la McAdams e altre due cretine del sesto anno e quando alle sei e mezza di sera si accorse che era sparito, capì che era tardi.
Si catapultò fuori dal sotterraneo e filò a Grifondoro.
Cloe e Tom l'attendevano sulle scale e non presero bene la notizia.
- Se deve andare da Silente dovrà parlare di qualcosa di serio.- disse la biondina - Di cosa può trattarsi?-
- Non lo so. Forse stiamo scatenando una tempesta in un bicchiere d'acqua ma...- Riddle si morse il labbro -...io ho la brutta sensazione che gli sia successo qualcosa che non vuole dirci.-
- Allora cerchiamolo.- scandì la Vaughn - Cloe riesci a sentirlo?-
La King chiuse gli occhi e lentamente, nel buio dei suoi pensieri, si accesero le mille luci della anime di Hogwarts.
Tutte diverse, tutte con diversa intensità, dai colori pallidi o intensi.
Lentamente, girando su se stessa e passandole quasi una a una, lo trovò.
- Al lago.- sussurrò - E' al Lago Nero, vicino alla Foresta Proibita. E non è solo.-
- Chi c'è con lui?- sibilò Tom.
- Non sono sicura...ma credo abbia cattive intenzioni. Però...- Cloe avvertì un brivido. Ora dal buio dalle foresta si stavano accendendo altre luci. Ma quelle anime non erano pallide e tenui. Una fra quelle, in particolare, vibrava, come infuocata.
Pronta ad attaccare.





 
Top
0 replies since 14/2/2009, 16:38   76 views
  Share