Maschera

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Lady Bloodrott
view post Posted on 12/2/2009, 22:24






Dedicata a Te.


Continuavo ad osservarmi allo specchio.
Nč occhi, nč bocca, nč naso.
Con i miei non-occhi contemplavo quella figura deforme che rideva, [rideva!], rideva di me.
Ed era una risata scura, nera, senza sfumature. Mi soffiava sul collo sospiri gelidi.
E sentendomi come Damocle mi recai all'armadio.
Rimasi pochi minuti per decidere quale maschera indossare, ne afferai una a caso me la incollai sul viso.
Ritornai allo specchio, ma nonostante quella bella maschera io non vedevo nč occhi, nč bocca, nč naso e quella risata [rideva di me!] perpetua mi faceva sanguinare le orecchie.
La figura deforme mi osserva immutabile, sogghignava di tanto in tento.
Mi avviai verso la mia vita con la mia bella maschera di cera [bocca rossa, occhi azzurri] ma sapevo che non sarebbe bastato.
La figura deforme e scura mi seguiva silenziosa, ogni tanto rideva o urlava, non che facesse differenza per le mie orecchie sorde.
E mentre mi facevo violenza per non far cadere la mia bella maschera di cera cucendola con ago e filo sui contorni del mio volto, il sole decise di annientarmi completamente.
E come Icaro vidi la mia slavezza sciogliersi e incominciai a cadere, cadere, cadere.
La figura iniziņ a ridere cosģ forte che fui costratta a girami per gurdarla, per improrarle di smetterla. Ma dietro di me non c'era nulla, solo la mia ombra scura e deforme [a quella non potevo dare nessuna maschera].
E precipitando a terra realizzai una cosa


[La vera me stessa non sarebbe andata mai via.]


In quello stesso istante la mia caduta libera si fermņ.
Ed ero di nuovo davanti al mio specchio. E mentre tutte le maschere nel mio armadio ardevano e urlavano di dolore nero, lo specchio mi mostrņ qualcosa di nuovo. [questa sono io?].
 
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