| Light Yagami è uno studente modello, annoiato dal suo stile di vita e stanco di essere circondato da crimini e corruzione. La sua vita prende una svolta decisiva quando, nel 2003, trova per terra un misterioso quaderno con la scritta "Death Note". Le istruzioni del Death Note asseriscono che qualsiasi persona il cui nome venga scritto sul quaderno morirà. Inizialmente scettico sull'autenticità del Death Note, credendolo uno scherzo, Light si ricrede quando assiste alla morte di due criminali di cui aveva scritto il nome sul quaderno. Dopo aver incontrato il vero proprietario del Death Note, uno shinigami (let. Dio della morte) di nome Ryuk, Light cercherà di diventare il "Dio del nuovo mondo", mondo di cui lui stesso decide leggi e punizioni.
In breve, il grande numero di morti inspiegabili cattura l'attenzione dell'Interpol e di un misterioso detective conosciuto solo come Elle. Elle scopre in breve tempo che il serial killer, soprannominato dai media Kira dalla pronuncia giapponese della parola inglese Killer (キラー, Kirā?)[3], si trova in Giappone. Elle conclude anche che Kira può uccidere solo conoscendo la faccia e il nome delle persone che vuole eliminare. Light capisce subito che Elle sarà il suo più grande nemico, e da qui ha inizio una sfida fra i due per provare la propria superiorità
Fonte Wikipedia
Io adoro questo manga, credo sia uno dei pochi che non mi abbia deluso sul finale. Non svelerò nulla, ma se avete l'opportunità di acquistare la nuova edizione fatelo perchè è una vera perla (io mi tengo stretta la prima edizione che a dire di molti al Romics è un cimelio di valore immenso O_O). Tutto quello che posso dire è riassumibile in un solo termine: geniale. Light e con lui L, Near e Mello sono menti eccelse, machiavelliche e vederle confrontarsi in una sorta di partita a scacchi è straordinario. I colpi di scena e i piani di Light rendono questo manga emozionante e superbo. Credo sia, nel suo genere, unico. Io adoro letteralmente L, ma Light per me ha il suo fascino e se vogliamo anche la sua logica può in certi casi esser considerata corretta. Quello che poi trovo meraviglioso è che non ci sono falsi moralismi, tutto è messo nelle mani del libero arbitrio. Gli uomini compiono scelte e agiscono per conseguenza, e ad ogni azione occorre assumersi le responsabilità del caso.
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