Gung, Palace love story

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LittleLoveDream
view post Posted on 16/10/2008, 11:26




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C'era una volta, una Corea un tantino diversa da quella dei giorni nostri. Si trattava di una Corea in cui, come in Inghilterra e in Giappone, a guidare il Paese c'era una Monarchia Costituzionale sorretta da una famiglia reale che godeva nell'amore e nel rispetto dei suoi sudditi. I membri di questa famiglia reale vivevano in grandi e sfarzosi palazzi dove si celebravano le cerimonie formali che incessantemente venivano trasmesse dalle emittenti televisive locali e talvolta internazionali.

In questa Corea, il sovrano era amico intimo di uno dei suoi più fedeli sudditi; da quest'ultimo infatti veniva trattato con sincerità e non con il solito reverenziale rispetto che si deve ad un monarca. Per sigillare ufficialmente il legame di sincera e profonda amicizia, il Re fece forgiare due anelli di fidanzamento esprimendo il desiderio di imparentare fra loro le famiglie attraverso il matrimonio del nipote che sarebbe salito al trono con la nipote del suo carissimo amico.

Sembrerebbe ad ascoltarla solo una splendida favola, ma questa è la realtà da cui viene travolta la goffa ed impacciata studentessa liceale Shin Ch'ae Kyong che dal sognare di incontrare il principe azzurro, come tutte le ragazze della sua età, passa radicalmente al divenire la promessa sposa dell' arrogante,bellissimo ed autentico principe ereditario Shin Lee.

Come faranno i due giovani a vivere assieme come marito e moglie se mal sopportano la presenza l'uno dell'altra?

E' con queste premesse che prende il via una frizzantissima storia d'amore, che è giunta al momento in Corea al suo dodicesimo volume , e che tanto successo sta avendo anche all'estero ( conta oltre al manhwa, persino una fiction televisiva nel Sol Levante).

Gli ingredienti segreti di questo manhwa sono: i continui colpi di scena, i batticuori, le situazioni più sconcertanti ed imbarazzanti magistralmente amalgamati fra loro dall'abilissima e giovanissima Park So Ree.

Il motivo per cui il successo di quest'opera sia inarrestabile è evidente sin dal primo numero; il tratto ben delineato e pulito, volti bellissimi ed espressivi che ben si sposano con una trama che è capace di catturare l'attenzione del lettore con una perfetta alternanza delle vignette comiche con altre più tristi ed intense.

Unica pecca è la mancanza, in gran parte delle tavole, dello sfondo che o viene totalmente omesso o semplicemente ridotto all'osso, ma di tempo per migliorare e stupirci ancora con il suo talento ne ha ancora molto dinanzi questa manhwaka coreana.

Qualche parola va spesa anche per l'edizione italiana, curata dalla Flashbook. Questa nascente casa editrice sembra infatti avere tutte le carte in regola per regalare dei veri e propri gioielli ai propri clienti. Oltre ad una buona qualità degli albi dotati di sovracopertina ed ad un ottimo adattamento sembra che abbia un ottimo occhio per i titoli di successo. Certo, per alcuni forse, il prezzo dei volumi da loro prodotti ( 5.90 euro cad.) può sembrare elevato, ma se permettete, vorrei porvi dinanzi ad una piccola riflessione: esistono case editrici in Italia (al momento non farò nomi perchè intendo scrivere un post a parte su questa questione, ma i più attenti sono certa capiranno al volo a chi mi sto riferendo) che vendono i loro albi tra i 4.00 ed i 5.00 euro senza offrire nè una buona qualità dell'opera, nè una edizione con sovracopertina, che si permettono di fare censure e tagli e che dulcis in fundo acquistano le opere, anche quelle concluse a pacchetti costringendo i lettori a continue pause a tempo indeterminato per poter finalmente tornare a leggere la storia dei loro begnamini. Alla fin fine, 5.90 euro vi sembrano ancora troppo per un volume di qualità?


La recensione la scrissi un paio d'anni fa circa per il Blog del forum su i manga che gestivo
 
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view post Posted on 25/10/2008, 19:10
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Gung, o Goong, è l'unico manhwa che io abbia letto fino ad ora. Non so che cosa mi abbia attirato tanto, perchè di solito mi limito ai prodotti giapponesi.
La trama è molto carina, e il rapporto tra i due protagonisti si evolve lentamente, a poco a poco: l'autrice non mette mai troppa carne al fuoco, ti lascia sempre in sospeso, e questo è un bene perchè la storia non nasce e muore in due volumetti.
L'unica cosa che non mi è piaciuta molto di primo acchito sono proprio i disegni: mi ci sono voluti una trentina di capitoli per adattarmi allo stile, e ancora oggi non sopporto le faccine chibi di questa manhwaka .___.
Ah, e poi i nomi e i titoli, un pò più complicati di quelli a cui mi hanno abituata i manga *__*
 
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1 replies since 16/10/2008, 11:26   128 views
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