ma no che non è idiota! XD
Personalmente trovo nello stile di scrittura dei classici qualcosa che manca agli autori contemporanei (o almeno alla maggior parte di essi, con le dovute eccezioni, ovvio). Però non potrei fare a meno di leggere l'uno o l'altro genere. Nella mia testa è come se scattasse qualcosa, c'è il momento in cui ho bisogno di leggere classici ed il momento in cui ho bisogno di leggere contemporaneo.
C'è da dire una cosa che ho notato essendo lettrice e anche dilettandomi di scrittura. Leggere classici porta al desiderio di scrivere molto più che leggere contemporanei. Non solo.
Leggere un classico e subito dopo scrivere qualcosa rende il prodotto scritto molto superiore a mio avviso. Questo ovviamente vale per me e per la mia esperienza, i pezzi più belli personalmente li ho scritti dopo aver letto Jane Austen e tutte le volte che prendo in mano un suo romanzo la sensazione ed ikl desiderio di scrivere è il medesimo.
Quindi credo che alla fine i classici abbiano in sè questo qualcosa che manca a molto autori contemporanei, ovvero l'arte di insegnare ed ispirare il lettore.
Che ne dici di questa distinzione? mi sa che la vera idiozia è proprio questa LOL
Ovvio che io senza la Hamilton di tanto in tanto non respiro, comunque XD quindi sono d'accordo con te, il giusto sta sempre nel mezzo ovvero l'equilibrio delle due parti