Narcyssa Black Malfoy’s Diary 1977-1987, Narcissa/Lucius; Raiting: Verde; one shot

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minami77
view post Posted on 19/5/2008, 10:50




Titolo: Narcyssa Black Malfoy's Diary 1977-1987
Dove trovarla: EFP
Introduzione: Scrissi questo diario/One Shot su Narcyssa già quasi tre anni fa, perché molti di coloro che leggevano la mia Fic "Fidanzata con la morte" mi espressero le loro perplessità su questo personaggio e sul suo modo di muoversi e di comportarsi all'interno della fic stessa. Oggi, come allora, desidero ringraziare quelle persone che me lo fecero notare, perché le pagine che seguono sono state per me molto gratificanti da scrivere e sono, a tutt'oggi, le uniche che davvero mi piacciono, in tutto il ciarpame che scrissi. E' ovviamente una OOC, in quanto non credo proprio che il personaggio della Rowling sia nemmeno lontanamente somigliante al mio e nemmeno ne ho la pretesa, per me la Rowling è una dea XD
Questa è solo la Narcyssa della mia fanfic, e questo diario si può leggere tranquillamente senza la necessità di leggere FCLM. Esiste una seconda parte di questo scritto, tutt'ora inedita, che dovrebbe andare a concludere tutto il quadro della fanfic ma che non so ne se, ne quando, riuscirò mai a concludere e pubblicare. (Lo dico per amor di onestà, quando pubblicai questo scritto su EFP nel 2005 promisi che gli avrei dato un seguito e non l'ho ancora fatto, ma non per non averci provato). Ok, fine di questa lunga premessa.
Buona lettura! ^_^

NB:
- so che Narcyssa si dovrebbe scrivere Narcissa, perciò prendete la Y come licenza poetica.
- la datazione credo sia errata di un anno, non ricordo se in più o in meno, all'epoca sbagliai a fare i conteggi con i soli elementi che avevo trovato. Ora non cambio la datazione in qaunto fa riferimento anche a quella di FCLM e non avrebbe senso.

Pairing: Narcyssa Black, Lucius Malfoy
Rating: Verde
Genere: One-shot



Narcyssa Black Malfoy’s Diary 1977-1987


23 Dicembre 1977


Caro diario,
non puoi immaginare quale gioia alberghi oggi nel mio cuore! Lucius! Si, hai capito bene, il mio adorato Lucius! Mi ha invitata per il ballo di Natale!
Oh, quale gioia quando ho sentito quelle parole provenire dalle sue labbra!
Stavamo tornando da lezione assieme agli altri della classe ed io stavo conversando con lui sui meriti della trasfigurazione, se fosse da considerarsi un’arte o una scienza. Lui ha fatto in modo di rallentare un poco il passo, poi quando gli altri hanno girato l’angolo si è fermato del tutto.
Non so se lui prova qualcosa per me, ma è certo che i sentimenti che trovano spazio nel mio cuore sono molto vicini all’amore.
Mi ha guardata negli occhi e mi ha chiesto –Sei impegnata per il ballo?- così, come se nulla fosse, semplicemente il seguito del discorso di trasfigurazione. Ma spostava il peso da una gamba all’altra, come se fosse sulle spine. In effetti oggi è già il ventitre dicembre, potevo benissimo avere
già un cavaliere, visto che il ballo è domani sera. E se ancora non l’avevo è perché ho rifiutato tutti quelli che mi hanno invitata, nella speranza che fosse Lucius a farlo. E così è stato.
-No, non ho ancora un cavaliere- ho risposto piano, e a dispetto del fatto che avrei voluto mantenere una certa signorile dignità, mi sono sentita il sangue salire alle gote, imporporandole del suo colore.
Allora mi ha sorriso. Mi domando se può un ragazzo essere tanto meraviglioso!
-Allora, vorrei essere io il tuo cavaliere per la serata, se mi concederai l’onore?-
Anche io ho sorriso –Mi farebbe molto piacere- e mai parole furono dette, più vere di quelle.
Non so nemmeno dove ho trovato la voce per rispondergli.
-Vieni andiamo a posare i libri, tra poco sarà servito il pranzo-
Mi ha per un attimo posato una mano sulla schiena, o forse l’ho solo sognato, è stato un tocco così lieve… Sono ancora qui che sospiro. Nemmeno mi avesse fatto una dichiarazione d’amore!
Ma come posso state tranquilla? Sono due anni che aspetto che si accorga di me!
E sebbene questo invito non sia proprio una proposta di matrimonio, posso almeno sperare di piacergli un pochino, che ne dici?
Mi viene da ridere se penso alla faccia che farebbe mio padre se solo sapesse che mi piace Lucius.
La scorsa estate mi aveva preso da parte e con tono sussiegoso mi aveva detto –Narcyssa, mi farebbe piacere farti conoscere qualche giovane della buona società. Ovviamente non c’è fretta, ma i Malfoy, i Paciock e gli Zabini ad esempio, hanno tutti degli ottimi ragazzi, più o meno della tua età. Sarebbero tutti matrimoni di prestigio per la famiglia Black.-
Ricordo di aver sviato l’argomento dicendo che ci avrei pensato ma che dei giovani di quelle famiglie per il momento non mi interessava nessuno.
Se ora andassi da lui e gli dicesi del mio turbamento per Lucius, mi guarderebbe con il suo sguardo di paterna soddisfazione e mi direbbe –Vedi, bambina mia, noi genitori sappiamo sempre prima di voi cosa è più giusto per i nostri figli. In fondo i genitori servono ad educare ed indirizzare i figli sulla strada della gioia.-
Poi annuirebbe anche alle proprie parole con fare compiaciuto.
Oddio, se ci penso mi viene troppo da ridere!
Lo so che non è educato prendersi gioco del proprio padre, ma tra me e te siamo in confidenza, e poi in fondo mio padre è ancora l’uomo più importante della mia vita. Almeno finché Lucius non prenderà per sempre il suo posto nel mio cuore. Dicono che le figlie femmine cerchino il proprio padre nell’uomo che dovranno amare. Credo che un po’ sia vero, perché Lucius ,sotto certi aspetti, è molto simile a mio padre. Per ora, buona notte, a domani.

Narcyssa.



15 Giugno 1979


Caro diario,
dopo più di due anni in cui io e Lucius ci frequentiamo, in cui lui mi ha fatto la corte in modo così dolce, attento e rispettoso, oggi si è –finalmente- sbilanciato.
Stavamo passeggiando nel parco di Villa Black, come al solito. Lui mi teneva la mano, come al solito.
Ma mi stava molto più vicino del solito, il suo braccio toccava il mio ed io mi sono accorta che è cresciuto molto, è assai più alto di me che comunque non sono una donna bassa.
Comunque, passeggiando siamo arrivati in punto nascosto - suppongo che lo abbia fatto di proposito a dirigersi da quella parte del parco - da dove chi si trova all’interno della casa non avrebbe potuto vederci. Si è fermato trattenendomi accanto a lui, la sua mano è salita ad accarezzarmi una guancia. Io ho sorriso, inclinando la testa verso il suo tocco. Non era la prima volta che mi accarezzava una guancia, il braccio, la schiena e poi mi baciava sulle labbra. Ogni volta mi fa battere forte il cuore, ma questa volta è stato diverso. Si è chinato sul mio volto ed io ho chiuso gli occhi quando le sue labbra hanno sfiorato le mie.
Ma non è stato il solito tocco fuggevole. La mano che prima era intrecciata alla mia ora era attorno alla mia vita e quella che mi aveva accarezzato la guancia era scivolata tra i miei capelli.
Il mio stomaco si contrae ancora al ricordo, tanto che quasi arrossisco a scrivere queste parole.
Ho sentito la sua lingua accarezzare le mie labbra ed il fiato mi è venuto meno. Giuro, non sapevo cosa fare! Se ritrarmi fingendomi indignata, come avrei dovuto, benché in realtà fossi solo assai stupita ed emozionata, oppure lasciare che continuasse a baciarmi ancora. La risposta mi pare ovvia, ho lasciato che mi baciasse senza ritrarmi. Non mi ritenere così ingenua da non sapere che tra un uomo e una donna esiste dell’altro oltre ai casti baci e alle dolci carezze. Non so tutto, certo, sai che con mia madre è sempre difficile affrontare certi argomenti.
Ho sospirato posandogli istintivamente una mano sul petto e accostandomi un poco a lui, ho schiuso le labbra e, oh cielo, l’emozione mi fa ancora correre brividi lungo la schiena Ho sentito la sua lingua scivolare tra le mie labbra e accarezzare piano, dolcemente la mia. Che emozione e che dolce tormento! Non posso descrivere con parole esaurienti e sufficientemente chiare i sentimenti che mi si agitano in seno ora come in quel momento. Al solo pensiero mi sento il volto in fiamme.
Un bacio così delicato, così dolce eppure così passionale, tanto da farmi dimenticare dove mi trovavo. Così intimo, come u segreto solo nostro. Se penso a cosa avrebbe detto mio padre se ci avesse sorpreso in quel momento!
Ma ora questo problema non c’è più. Quando ha lasciato le mi labbra mi ha fatto posare la testa sul suo petto. Il mio respiro era affrettato, mi sentivo mancare il fiato. Ero abbracciata a lui, sentivo il suo cuore battere veloce - ma mai quanto il mio! - contro il mio orecchio.
Mi ha scostato da se e mi ha preso la mano tra le sue.
Dio, non posso ancora credere a quello che ha fatto, non posso credere che lo abbia fatto veramente!
Si è inginocchiato baciandomi la mano e alzando il volto verso il mio ha detto –Narcyssa, vuoi sposarmi?- semplicemente. Dolcemente.
Le mie labbra hanno tremato e le ginocchia non mi hanno più sorretta. Sono scivolata davanti a lui abbracciandolo al collo per paura di cadere –Oh, si Lucius, ti voglio sposare- ho sussurrato al suo orecchi con la gola serrata da lacrime di gioia che mi pizzicavano gli occhi.
Le sue braccia si sono strette attorno a me con forza e credo saremmo rimasti lì per sempre se non fosse stato per la paura di essere scoperti. Ora rido di queste paure perché Lucius è andato a parlare con mio padre e lui ha accettato il nostro fidanzamento.
Quando poi è venuto a parlare con me era molto felice –Narcyssa, bambina mia, sei il fiore più bello della famiglia e, seppur a malincuore, non ho negato a Lucius la tua mano. Sapevo che la tua gioia sarebbe stata così grande che avrebbe superato di gran lunga il mio sconforto, nel perderti come figlia- poi mi ha baciato sulla fronte. Credo che fosse molto emozionato, anche se non lo ammetterebbe mai. E’ un uomo di una volta, le emozioni vanno bene per le dame, come ci chiama lui, non per gli uomini.
Ci sposeremo tra un anno, il tempo necessario per i preparativi e per un periodo di fidanzamento adeguato. Se fosse stato per me, ci saremmo potuti sposare anche subito, ma a mia madre sarebbe venuto un malore!
Non credo che stanotte riuscirò a dormire, sognerò Lucius ed i suoi baci ed ogni volta mi sveglierò con il cuore in gola. A domani.


Narcyssa.



10 Giugno 1980


Caro diario,
questa è la prima volta che ti parlo dalla mia nuova casa. Dovrei dire villa o castello o maniero, in realtà. Ti scrivo da Malfoy Manor, dove ieri sera sono entrata come moglie di Lucius.
Che strana sensazione essere qui. Sapere che, d’ora in poi, è questa la mia casa e non più villa Black. Sono seduta su una terrazza che da sul grande parco, alberi secolari fanno ombra all’angolo da cui scrivo, dove sono posizionate sedie e divanetti con cuscini imbottiti.
Il servizio da tea è qualcosa di così fine ed elegante che persino mia madre non potrebbe che approvare. La madre di Lucius ha scelto tutto con vero gusto da nobildonna ed inoltre ha donato a me e Lucius un’infinità di pezzi di famiglia. Porcellane, quadri, tappeti, lini, pizzi. Quando ha saputo che adoro ricamare, credo sia caduta in visibilio. Ma sono maleducata a sorridere così di lei, gli arredi sono così belli, che devo solo ringraziarla. Molti pezzi d’antiquariato e addirittura un arazzo d’epoca araldica che occupa quasi tutta la parete dell’ingresso. Raffigura Re Artù e la Regina Ginevra, credo. La spada con cui sta dando l’investitura di cavaliere mi sembra Excalibur almeno. Ma mi sto veramente perdendo in chiacchiere.
Così adesso sono una signora. E devo gestire questa villa ed il suo personale, così come mia madre ha sempre fatto con casa nostra.
Ora posso ben comprendere cosa ha fatto per me ad insegnarmi tutto ciò che mi ha insegnato. Anche quando io credevo che certe cose fossero del tutto superflue. In fondo, mi domandavo, a che cosa mi sarebbe mai potuto servire saper compilare un menù per una cena? Ed invece il cuoco attende mie istruzioni tutti i giorni, e ringrazio di cuore per il fatto di sapergli rispondere in modo adeguato, altrimenti Lucius avrebbe fatto la figura dello sciocco che ha sposato la sprovveduta.
Di quante sciocchezze è composta la nostra vita? La governante, proprio questa mattina, mi ha chiesto quale confettura e quale gelatina desideravo venisse preparata per l’inverno. Non avrei mai creduto che di queste cose avrei dovuto occuparmene io. Mi rendo conto solo ora che era ovvio il fatto che a casa mia lo avesse sempre fatto mia madre e non la governante di sua iniziativa, come ho sempre creduto. Non si sarebbe spiegato altrimenti il fatto che le nostre confetture preferite non mancassero mai e la gelatina di ribes per il pollo freddo di mio padre fosse sempre la migliore. Dovrò chiedere a Lucius quali sono i suoi gusti, anche se suppongo che confettura alle arance amare e gelatina di mele verdi dovrebbero fargli piacere.
Oggi è il primo giorno che sono qui e mi trattano già da padrona, ma in fondo è così, no?
Il viaggio di nozze è stato breve, siamo stati tre giorni a Londra. Non sembrerà niente di speciale, ma io adoro quella città. Vi ero stata solo qualche volta con mia madre e le mie sorelle - anche se non dovrei nominare Andromeda, mia madre si arrabbierebbe – ma non l’avevo mai veramente visitata. Solo grandi case di amici e parenti, il più bello era quando andavamo a casa di Sirius, - ma non dovrei nominare nemmeno lui in realtà - sale da tea e atelier di moda. Io e Lucius, invece, abbiamo passeggiato per le strade, nei parchi, nei musei. Lucius mi ha portato ad alcune mostre e sale d’aste. Mi ha regalato un grazioso tavolino da tea con due poltroncine uguali, appartenuti, dicono, alla regina Vittoria. Dicono, ma forse hanno ragione in fondo sono più esperti di me, e se lo dicono immagino che abbiano la prova che sia appartenuto alla regina. Lucius ride quando gli esprimo le mie perplessità e mi mostra il certificato di autenticità di ogni pezzo che acquista. Resta il fatto che il tavolino ora si trova qui ed è in camera nostra, davanti alla vetrata che da sul parco, ad est. Cosi al mattino posso prendere il tea guardando il sole che si leva. E adoro quando Lucius ride, in genere è sempre così composto. Invece quando lo fa è bellissimo, sembra più umano, più vicino alla mia portata. A volte penso a cosa è stata la mia vita prima di incontrare ed amare quest’uomo così meraviglioso. Credo che questi giorni rimarranno per sempre i più cari al mio cuore. Mai giorno più bello esisterà del 6 Giugno 1980. Credo che mai sposa sia stata più felice di me: mia madre ha organizzato tutto in modo perfetto, come è nel suo stile del resto. E quella sera, quando siamo arrivati a Londra, ero talmente ebbra di gioia e risa che non credevo potesse esserci altro. Ma Lucius mi ha stupita ancora. Può un uomo essere sempre così attento e premuroso verso la sua sposa? Lucius si, evidentemente! E’ stata la notte più dolce, più stupefacente, più incredibile ed unica di tutta la mia vita. Alla luce della luna la mia pelle era così bianca, ma io sapevo, perché lo sentivo, che era un po’ arrossata dalla vergogna. Ma Lucius mi ha baciata, mi ha accarezzata, mi ha fatto sentire la donna più bella del mondo, e ciò che mi ha dato quella notte è stata emozione allo stato puro. Cosa mai potrei desiderare ancora, per essere felice? Mi sembrerebbe di essere una persona poco riconoscente se avessi qualcosa d’altro da chiedere alla vita. Non ho forse tutto ciò che amo nel palmo della mia mano? Oh, si, amo Lucius come il migliore degli uomini e sono persuasa che lo sia veramente. Altrimenti come potrei amarlo come lo amo?


Narcyssa.



17 Luglio 1985


Caro diario,
ormai non ci speravo più e cominciavo a preoccuparmi. So che Lucius non avrebbe mai fatto o detto niente che avrebbe potuto ferirmi in qualche modo, eppure so anche che ci teneva immensamente. Oggi quando gli ho comunicato che sarebbe diventato padre, il suo volto è esploso in un sorriso di gioia e orgoglio. Dovrei essere tra il secondo e terzo mese di gravidanza, credo che il bimbo nascerà a Gennaio. In questi anni la cosa che più desideravo, come sai, era un bambino. Che però sembrava non arrivare mai. Ho aspettato almeno due mesi per dirlo a Lucius, non volevo dargli false speranze, anche se il mio ciclo è sempre stato piuttosto regolare, e quindi ero abbastanza certa della cosa. Ma, quando anche alla seconda luna il ciclo è saltato, e sono trascorsi altri dieci giorni senza che si presentasse, allora mi sono recata dal medimago di famiglia e lui ha confermato che aspetto un bimbo. Lucius mi ha abbracciata forte, poi si è scostato scusandosi per paura di avermi fatto male. E’ così tenero! E stiamo già discutendo per i nomi! Alla fine si è concordato che se sarà un maschio deciderà lui e se sarà una femmina deciderò io. Quindi Draco se sarà un maschietto, come uno dei suoi antenati più illustri; Mistral se sarà una femminuccia, come una delle mie antenate più illustri. A Settembre andremo a Londra ad acquistare tutte le cose che serviranno e a scegliere l’arredamento per la cameretta. Non vedo l’ora.
Devo ammettere con rammarico, però, che tutta la nostra gioia per questo lieto evento è un po’ offuscata dagli accadimenti che stanno sconvolgendo il mondo magico. Io sono sempre qui nella mia nicchia e spesso non sono informata di tutto ciò che accade nel mondo. Ma ora devo dirlo: con orrore ha scoperto che Lucius si è lasciato convincere ad entrare nelle schiere di un certo Lord Voldemort. Ho scoperto quel suo orribile tatuaggio per caso e quando gli ho chiesto che cosa significasse ha un po’ tergiversato. E’ stata la prima volta in cinque anni di matrimonio che abbiamo discusso così veementemente. L’ho affrontato un po’ arrabbiata e gli ho chiesto –Lucius, desidero sapere cosa significa quel simbolo sul tuo braccio e desidero saperlo ora! E non raccontarmi bugie o mezze verità, tanto sai che prima o poi verrò a sapere ogni cosa!-
Lui ha alzato gli occhi al cielo, poi mi ha fatto accomodare su un divano accanto a lui, e tenendomi per mano mi ha raccontato ogni cosa. Mi sono sentita la donna più ignorante sulla faccia della terra. E forse lui preferiva che io non sapessi. Il mondo magico è assediato dalle forze dell’oscurità e mio marito, la luce della mia vita, colui che amo di più al mondo, fa parte delle sue schiere di morte. Ho cercato di convincere Lucius a lasciare perdere, ma dice che, ora come ora, rischierebbe molto di più la vita a lasciar perdere tutto che a rimanere dov’è. Io credo che però lui condivida in parte, se non tutto, ciò che professa questo Lord Voldemort. Lord dei miei stivali, che si fregia di un titolo che non gli spetta! Mi fa venire una rabbia, al solo pensiero! Da quel che ho potuto appurare da mia madre il mondo magico vive nel terrore. Dice che all’inizio era solo tutta un’idea sulle famiglie purosangue che era più giusto che governassero il mondo magico, ma che poi si è trasformata, non si sa bene come, ma io credo che l’idea originale di questo Voldemort fosse sempre stata questa, in una vera e propria forma di razzismo contro chi non è nato fortunato come noi. Non mi ha voluto raccontare altro per riguardo alla mi condizione, ma sono riuscita a recuperare qualche giornale e sono rimasta scioccata da ciò che ho letto. Gente morta, torturata, donne, bambini, senza riguardo per la meraviglia che è la vita umana. Sto piangendo anche ora, se penso che il mio Lucius è coinvolto in tutto questo; se penso a tutte quelle vite che si sono spezzate per questi sciocchi ideali di superiorità, proprio ora che so ancora di più qual è il valore della vita, che sono più consapevole di questa vita che cresce dentro di me. Non riesco a venire a patti con tutto ciò, cerco di non pensarci, cerco di convincermi che tutto andrà bene, so che è un comportamento da codarda, ma spero, prego, che tutto finisca presto, che tutto questo orrore non si protragga oltre.
Dalla conversazione con mia madre ho anche capito, perché non me lo ha detto in modo esplicito, che anche Bella e mio padre sono coinvolti con tutta questa storia grottesca. Mi domando da quanto tempo accade ciò, credo che sia molto, e mi domando come sia possibili che Lucius e anche mio padre siano riusciti a tenermi all’oscuro di tutto, fino a questo punto. A volte penso di essere l’ultima delle stupide! Mi salgono agli occhi lacrime di rabbia e disperazione! Se mi fossi accorta in tempo di ciò che succedeva, forse avrei potuto convincere Lucius a desistere. Oh, Bella come riderà di me, ora! La sua povera, ingenua, sciocca sorella! Era lei quella che pensava alla carriera; quella che passava serate intere a discutere con nostro padre di politica, chiusi nello studio; quella che mi prendeva in giro per il mio mondo dorato. Ed io che credevo fossero tutte battute fatte bonariamente! Oh, no, lei mi derideva sul serio ed io nemmeno me ne rendevo conto, doppiamente sciocca che sono! Ma non voglio parlar male dei miei cari, forse non è vero che mi hanno sempre derisa, voglio essere ottimista, forse è tutto meno nero di quanto non mi appaia in questo momento. Ma non credo; nel mio cuore so che è un disastro di proporzioni immense. Non oso chiamarlo con il suo nome. Sono terribilmente preoccupata per Andromeda. Lei ha sposato un babbano, spero non le succeda nulla di male. Mia madre non vorrebbe che io pensassi ancora a lei. In questo, ahimé, è un po’ dalla parte di tutto questo male. Crede anche lei che sia u disonore per una famiglia nobile come la nostra essersi legata con un babbano, ma non si rende conto che sono proprio tutti questi ridicoli concetti di nobiltà che hanno portato il nostro mondo dov’è ora, sull’orlo di un collasso!
In questo momento le mie speranze per il futuro non sono rosee: che mondo troverà mio figlio, quando verrà alla luce?


Narcyssa.



8 Gennaio 1986



Caro diario,
ieri mattina, alle cinque è nato il piccolo Draco. E’ cos’ bello, il mio bambino, che l’unica cosa che riesco a fare è sorridere e piangere al solo vederlo.
Ha i capelli talmente biondi che paion bianchi, gli occhi sono blu, ma io spero diverranno grigi come quelli di Lucius. E le guance, tenere e morbide del color delle pesche. Le manine sono così piccole, le orecchie minuscole. La sua boccuccia sembra un confetto quando dorme, ma quando strilla è arrogante come suo padre. Ora è qui accanto a me, sta dormendo con le manine strette a pugno. Ho il seno indolenzito dal suo forte succhiare e sono stanchissima. Ma non per il parto, certo anche quello mi ha lasciata un po’ a pezzi. No, sono stanca per le troppo discussioni avute con Lucius. Vorrei che Voldemort non fosse mai entrato nella nostra vita! Lucius è così cambiato. Molto più duro, molto più severo, molto più intollerante. L’intolleranza è la forza che li muove. Contro i babbani e contro coloro che non si sono schierati contro i babbani. E i mezzosangue. Mio Dio, quando li ho sentiti per la prima volta, lui e Bella, pronunciare quella parola, ho avuto un moto così intenso di orrore che il piccolo Draco ha sussultato nel mio grembo. Lucius ha cercato di spiegarmi il loro credo, non so se chiamarlo religioso o politico, non so nemmeno se debba avere un nome. Io ho continuato a ripetere che a mio parere questa guerra - perché in fondo ormai dobbiamo chiamare le cose con il loro nome - non ha senso, che non voglio averne parte e che vorrei che anche lui lasciasse perdere. Ho paura di perderlo. A volte mi sembra così distante, impegnato nella sua guerra con il suo Lord, che pare non esserci più posto per me nella sua vita. Eppure il mio cuore è così in pena per lui, il mio amore ancora non si spegne. Come posso, mi domando, amare una persona che è cambiata così radicalmente? O forse sono io che non l’ho mai visto nella luce giusta? In fondo non ho mai compreso niente nemmeno di Bella, che pure è mia sorella. Qualcosa in lei sembra essersi rotto in modo definitivo. Lucius è spietato, Bella è crudele. Quando racconta delle loro missioni – io li osservo da lontano – ride, sembra godere della sofferenza altrui. E’ stato un processo lento, che ho visto prodursi in lei piano, piano, ma ora ne sono quasi certa. E’ pazza. Mio Dio, è pazza veramente! Mi sento terribilmente in colpa a scrivere ciò di mia sorella, ma ciò che vedo è esattamente questo, la pazzia si è insinuata in lei, strisciante come un serpente, strisciante come quel Voldemort che si è infilato, di soppiatto, sotto le nostre porte!
Ho persino paure a farle prendere in braccio il mio bambino. Oggi, nel pomeriggio, è passata a trovarmi e non gliel’ho potuto negare, ma la mia pelle si è accapponata ed un brivido mi è corso lungo la schiena. Era seduta sulla poltrona accanto alla finestra con Draco in braccio ed io la sentivo mormorare piano. Li per li non ho prestato molta attenzione a cosa bisbigliava poi, prestando orecchio con più attenzione a quella che mi pareva una nenia, ho distinto le parole.
-Il mio dolce nipotino. Vedrai quanto sarà grande il potere che avrai a disposizione. Io mio bel nipotino. Tu padre è molto potente, ma tu lo sarai di più. Sei un bimbo fortunato, sei un bimbo fortunato, avrai potere, onori e gloria. Il nostro caro bambino, potrai dispensare la vita e la morte, vedrai, tesorino, come ci divertiremo tu e la zia. Il mio piccolo nipotino, la zia ti insegnerà tutto quel che c’è da sapere, ed il nostro Lord ti amerà. Sarai forte Draco, sarai forte come il tuo nome, non sei contento?-
L’angoscia mi stringe il cuore, oscuri presagi mi si sono affacciati alla mente. Non permetterò che trascinino anche il mio bambino nella loro assurda guerra! Già sono così felice che non sia nato a Luglio, il mio piccolo. Non so cosa stanno tramando, ma ho capito che un bimbo che nascerà a Luglio porterà sfortuna al modo magico. Io credo che porterà sfortuna alla loro causa, altrimenti non se ne darebbero pensiero. Non ho capito di che cosa si tratti, quando sono in mia presenza parlano poco dei loro affari. So per certo che stanno controllando alcune famiglie a cui deve nascere un bambino. Dio! Non vorrei essere nei panni di quella madre che dovrà trovarsi ad affrontare una schiera di soldati carichi di odio, senza nemmeno conoscerne il motivo! Sono egoista lo so, dovrei pensare a quella povera donna e al suo bambino e pregare che nulla accada loro di male, ma quel che riesco a provare in questo momento è solo sollievo, al pensiero che io e Draco siamo al sicuro. Sono meschina e cattiva, lo so. Non merito di essere compresa per questi pensieri, ma non riesco ad impormi di sentire diversamente da come sento.
Poco fa è tornato Lucius, teneva in braccio Draco come se avesse paura di romperlo ed io non potevo veramente credere che quelle mani che tenevano in braccio nostro figlio fossero sporche del sangue degli innocenti. Mi ha fatto tenerezza ed ho cercato di dimenticare, per un momento, che anche la sera prima che iniziasse il travaglio eravamo andati a letto arrabbiati l’uno con l’altra. Non abbiamo più ripreso l’argomento anche perché io sono ancora troppo debole per discutere. “Prima di andarsene mi ha baciato, mi ha accarezzato il viso e mi ha detto –Non devi avere paura di nulla-“[A. Baricco – Seta]. Quelle parole mi risuonano ancora nelle orecchie. Di che cosa non dovrei avere paura?


Narcyssa.



16 Agosto 1987


Caro diario,
che Dio, che gli Dei tutti, mi perdonino! Sono la persona più cattiva e malvagia che esista al mondo! Eppure sono felice, disperatamente felice! Disperatamente perché la mia gioia è stata possibile solo grazie alla sofferenza, all’infelicità, al sacrificio nonché alla morte di altre persone! Quanto è piccolo il cuore umano per rallegrarsi così delle disgrazie altrui! E quanto è piccolo anche il mio cuore, credevo di essere una persona generosa, ma non è così!
I coniugi Potter sono morti; Sirius il mio caro cugino è rinchiuso ad Azkaban e così pure la mia pazza sorella Bella e suo marito. E i coniugi Paciock al San Mungo, con lesioni cerebrali che li lasceranno per sempre dementi. Sto versando calde lacrime per tutti loro. Perché, perché tutto ciò è dovuto accadere? Tutto solo per la smania di gloria e potere di un oscuro signore del male!
Non conosco bene i fatti, so quel che dicono i giornali e quel poco che riesco a strappare a Lucius.
Il dieci di questo mese Sirius, il custode segreto dei Potter, il mio caro cugino che io credevo fuori da questa assurda guerra, ha rivelato il loro nascondiglio a Voldemort. Credo che loro sapessero di essere in pericolo, ecco perché si erano nascosti sotto Incanto Fidulius. Ma è evidente che si sono fidati della persona sbagliata. Perché Sirius ha tradito i suoi migliori amici lo ignoro, mi è incomprensibile anche il solo fatto che lui, che ha sempre odiato le distinzioni e la nobiltà tanto da andarsene di casa, sia potuto entrare nelle fila di Voldemort. Pensa, ora nessuno ha nemmeno più il coraggio di pronunciare il suo nome, che sciocchi! Tremano a sentir parlare di Voldemort! Dovrebbero sputare, pronunciando quel nome, invece di tremare terrorizzati. Resta il fatto che Voldemort si è recato da loro per uccidere il loro piccolo figlioletto. Cielo, quel povero bambino ha la stessa età di Draco! Come si può anche solo pensare di uccidere una creaturina così innocente? Deve per forza possedere una mente perversa e malata la persona che può concepire una simile azione!
I Potter sono stati uccisi ma il bambino si è salvato grazie ad un qualche incantesimo che la madre ha gettato su di lui, prima di morire. Nemmeno Lucius sa di preciso che cosa sia accaduto. E Voldemort è scomparso, distrutto dalla sua stessa maledizione, rimbalzata miracolosamente sul bambino. E Bella è stata processata per le torture che ha inflitto ai Paciock, rendendoli delle povere creature, senza più il bene supremo dell’intelletto. Mi vergogno a pensare che sia mia sorella! E anche loro hanno lasciato un bimbo di poco più di un anno.
Eppure, per quanto io pianga per le loro sorti avverse sono felice, perché, non so per quale grazia divina, il mio Lucius è sfuggito alle accuse. Erano nove giorni che non rientrava a casa e ieri notte quando è tornato io ancora tremavo di paura, perché non avevo ricevuto sue notizie e mi aspettavo che gli Auror venissero a bussare alla mia porta da un momento all’altro. Ed invece è vivo, è qui.
“Lui mi ha abbracciato dicendomi piano –Resta con me, ti prego.-
Gli raccontai degli ultimi giorni, orribili.
–Tu eri morto- dissi –E non c’era più niente di bello, al mondo.-“[A. Baricco – Seta]
Ora so che Lucius resterà sempre con me. Lo amo così tanto, farei per lui qualsiasi cosa. Non so come farò a ricostruire il nostro matrimonio, a riprendere da dove abbiamo lasciato la nostra vita, prima che Voldemort la sconvolgesse con la sua ascesa. Ma farò tutto ciò che è in mio potere per far si che io, mio marito e mio figlio possiamo vivere una vita serena. Dopo tutte queste disgrazie, queste morti, desidero che tutto torni alla normalità. Al mio mondo dorato, come lo chiamava Bella, per far si che le vite sacrificate oggi non siano state sacrificate invano.


Narcyssa.


Edited by minami77 - 22/5/2008, 21:37
 
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