[Amore Non E' Amore] By Kysa, Raiting Nc_17, Threesome

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view post Posted on 6/4/2008, 21:37


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Amore Non è Amore







Non sia mai ch'io ponga impedimenti
All'unione di anime fedeli; Amore non è amore
Se muta quando scopre un mutamento
O tende a svanire quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
Che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
E’ la stella guida di ogni sperduta barca,
Il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
Dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
Ma impavido resiste al giorno estremo del Giudizio:
Se questo è errore e sarà contro me provato,
Io non ho mai scritto, e mai nessuno amato.

Shakespeare, Sonetto 116.


















Non avrei mai potuto immaginare che tutta la mia vita e il modo in cui l’ho sempre ostinatamente vissuta…sarebbero cambiati nel momento in cui avessi deciso di sedermi su quel divano.
Già.
Su quel divano, io, da spettatrice ancora una volta...avrei capito finalmente cosa fosse l’amore.
O cosa non fosse.
Sono sempre stata una spettatrice.
Sono stata una bambina prodigio. Passiva, ligia e giudiziosa.
Quasi noiosa, per tanta monotona perfezione.
Poi una strega, a undici anni.
Avrebbe dovuto cambiare il mio mondo. Ma così non è stato.
Sono rimasta un’eterna adolescente. Non so vivere col cuore in mano, mostrandolo a tutti.
Non so vivere e non so lasciarmi andare.
Per questo non so amare.
Questo, è quello che mi ha rinfacciato lui.
L’uomo che invece io credo di amare.
Che so di amare.
Continuo a fissare questo dannato divano, imbottito sofficemente e ricoperto di nero damasco a stampa vignaccia.
Tutto in questa stanza è stato studiato per rendere più chiaro il concetto.
La precisione, l’interesse alla brillante superficie, la classe patinata e consumata.
Già. Io sono una SangueSporco.
Lui è un Purosangue.
Tutto, attorno a me, mi sta dicendo che presto il cuore, il mio pietrificato organo vitale, andrà miserabilmente in pezzi.
Non so come sia successo.
Ma ricordo perfettamente la notte che tutto iniziò.
La notte dei miei sedici anni. Al Grifondoro si festeggiava il mio compleanno.
I bagordi, la musica, gli auguri strombazzati da perfetti ubriachi e le mani a ventosa di Ronald The King mi hanno fatto fuggire dalla mia stessa festa.
Sedici anni. E lo spirito vitale di una vecchia sessantenne.
Già. La Cooman ha sempre avuto ragione.
Come poi l’ha avuta lui, il mio lui, rinfacciandomi la mia rigidità, la mia indole indefessa a obblighi e morale.
Noiosa.
Si, sei noiosa Hermione Granger.
Sta di fatto che addentrandomi nei corridoi deserti di Hogwarts, quella notte feci il mio incontro con l’amore.
Cosa vide in me, cosa tuttora lui veda in una persona così differente da lui...io non lo so.
In fondo chi ha mai capito Draco Lucius Malfoy?
I saggi latini ritengono che il rapporto fra due nemici sia più profondo di quello fra due ingenui amanti.
Lui per me era sempre stato il mio negativo.
I serici capelli biondi, quasi nivei, che sempre gli adombravano lo sguardo di puro argento.
La regalità, che ancora traspare da ogni suo gesto. La sensualità, che traspira da ogni suo poro.
Osceno, malevolo, cattivo, impuro. Lui era ed è tutto questo.
Io l’agnellino caduto per sbaglio nelle fauci del lupo.
Non c’era mai stata gioia per la vita, in lui.
Non può certo rinfacciarmi chissà che delitti, se non vivo con brio i miei sedici anni.
Lui probabilmente ha smesso di vivere all’alba dei sei, quando suo padre gli mise in mano per la prima volta delle formule di magia proibita.
Comunque mi vide, restò nascosto nel buio. E mi seguì.
Come il gatto che segue lo sparuto topino all’ombra dei tetti.
Calò su di me come la scure del boia sul condannato a morte.
Si portò via tutto. Tutto di quello che ero stata.
M’insegnò il sesso.
Non tenero, mai compassionevole.
Mi trattò come una donna. Mai come una bambina a cui, caritatevolmente, toglieva la verginità.
Mi portò nella Stanza delle Necessità e lì mi fece sua.
Poche parole, tanti gesti. Il dolore, un briciolo di rancore, il tremore, il mio corpo sollevato e trasportato via dal primo orgasmo. Tutto cambiò quella notte.
Ripeto, non so cosa vide in me.
Perché da più di un anno, lui mi ritiene la sua amante, la sua confidente, la sua ragazza.
Si. Sono tutto questo.
Ma Draco Malfoy mette sopra di me un’altra massima, che non abbandonerà mai.
Il libero arbitrio.
Privatone per troppo tempo, in questo mio oscuro padrone regna il vizio, il dolore, la malignità.
Con consumata abilità ha guardato dentro di me e ha visto l’arido deserto che si annoda nel mio petto.
Oh, a letto ogni donna è in grado di mascherare il più piccolo difetto con un po’ di malizia.
Ma la componente del sesso spesso finisce per disilludere.
Se non sto a gambe aperte, non sono così attraente.
Vero.
Lui lo sa.
Me l’ha detto a chiare lettere.
Non tollera il mio arido ego, la mia propensione a sfibranti regole tanto allettanti per una mente regolare come la mia.
Non sopporta le mie lacrime, a ogni suo atroce tradimento.
Mi tradisce.
Si.
E sono diventata come le donne che ho sempre tanto disprezzato.
Se mi tradisce allora è colpa mia.
Riguardo questo divano.
Ne accarezzo la pregiata stoffa, sentendola liscia e setosa al tatto.
Ma si. In fondo mi ha già piantato molti coltelli nel cuore. Uno in più...che male può fare?
L’ho intravisto a letto con Pansy Parkinson e Daphne Greengrass.
In una notte di bagordi, sotto a un tavolo, una studentessa tredicenne si è occupa della sua virilità in mia presenza.
Ha concesso le sue splendide labbra che a oltranza hanno partorito ingiurie verso di me, a Blaise Zabini.
Sadico e perverso, si diverte a tormentarmi.
E’ il magnifico demone dei miei incubi. Che viene la notte, di nere ali attrezzata la sua schiena e prendendomi violentemente ha macchiato migliaia di volte le lenzuola del mio sangue.
Quindi, sedermi ora su questo divano ed esaudire la sua remota fantasia, non farà di me una martire.
Ma solo una sciocca.
Un’ardita sciocca destina al più profondo degli amori.
Quello fra una serva e il suo padrone.
Lui è entrato nella stanza.
Eccolo, Draco Malfoy. Alto e dal fisico longilineo, un’eterna icona di bellezza.
Tempo fa mi azzardai a leggere il Convito di Platone in lingua latina: Diotima descriveva Eros come un fanciullo adorante della poesia, pieno di brio, imbattibile nelle invenzioni sessuali e sensuali, il genio dei giochi d’estasi.
Nel Convito il dio Eros è anche confidente, un ladro di intimi segreti, arduo bugiardo e ammaliante seduttore.
Secondo Freud, invece, Eros indica la libido narcisistica, sublimata da un egoistico piacere.
E col buon Freud io questa notte mi sento di congratularmi.
Peccato. A Freud sarebbe piaciuto conoscere Draco Malfoy.
Draco penserà al suo piacere questa notte.
Nulla di più.
Trarrà maggior piacere però, vedendo la sua scopata attraverso i miei vitrei occhi, ancora una volta inondati dell’estremo tormento. Dell’ultima bruciane ferita.
Lui sostiene che io non lo ami davvero.
Che il mio amore per lui, tanto possessivo quanto privo di slanci, non sia che una catena.
Stanotte, mi ha sussurrato all’orecchio a cena, mi farà vedere cos’è quel sentimento che io invano ho tentato di offrirgli.
Accetto.
Mi siedo.
Sprofondo nel divano.
Così sia, Draco Malfoy.
Feriscimi.
Fammi a pezzi.
Fammi vedere.
Fammi vedere cos’è il vero amore.
Perché se ciò che posso offrirti io non è degno di te...allora non lo sono neanche io.
Voglio vedere questo tuo tanto decantato tempo immobile, nell’attimo di maggiore appagamento fra i corpi di due amanti che si uniscono.
Giuro.
Lo so, non riuscirai a mostrarmelo.
Ho spiato ogni tuo tradimento. Ti ho visto a letto con mille altre.
E nessuna hai mai guardato come guardi me, quando ti accolgo fra le mie cosce e accetto ogni tuo colpo, ogni tuo vizio, ogni tua fantasia. Sono tante, sono troppe.
Eppure le ho accettate tutte.
Mi hai bendata, mi hai violata, mi hai usata come una bambola, ho accolto il tuo sesso fra le mie labbra come l’ultimo sparuto porto sicuro. E non è stato mai abbastanza, per te.
E che io sia dannata...se mi farai conoscere l’amore vero stanotte, giuro che ti lascerò andare.
“Io sopravvivo...”
Ricordo ancora le sue parole di qualche notte fa, dopo il sesso.
“Non posso vivere, ma sopravvivo Mezzosangue. E lo faccio portando tutto all’estremo. Che senso ha se no stare al mondo? Non voglio vivere in una gabbia...ci sono già cresciuto. Non voglio mettere le sbarre anche al mio letto, al sesso...ecco perché ti tradisco. Non voglio mezze misure, non voglio solo bianco o solo nero. L’amore che mi dai tu...non è amore. Mettimi delle catene e otterrai un prigioniero, non un amante.”
L’amore non è amore.
Così ha detto.
Non lo so.
Non so più qual è la verità.
Ho sempre pensato che non esistesse una verità uguale per tutti.
L’ho visto scoparsi barbaramente esseri che ha sempre cordialmente detestato.
Ho visto il disgusto sul suo volto, mentre infilzava corpi che per lui non erano altro che pezzi di carne.
Con me...no, non è mai stato così.
Ma in che altro modo potrò averlo?
“Non metti l’anima quando stai con me.”Mi vuole tutta. Già.
Mi fossi data interamente a lui, dopo tanti tradimenti mi sarei gettata dalla Torre del Grifondoro.
Ecco come sono sopravvissuta.
Celandogli una parte di me.
“E’ inutile parlarne ancora...” mi ha detto, nel mentre in cui l’ho supplicato di darmi tregua, di non tradirmi ancora, di smetterla di ferirmi così sadicamente “L’amore, come lo chiami tu, non arriva neanche al basso accoppiamento fra due cani per la strada, mezzosangue, se non mi dai la parte più intima di te.”
“Ti ho dato tutto...”
“Si, il tuo corpo. E il tuo...conosciamoci meglio prima...”
Il suo sguardo di disprezzo mi torna in mente, rapido come un lampo estivo.
Povera bambina. Povera ipocrita.
Anche se ci fossimo conosciuti interamente, lui non sarebbe mai stato soddisfatto.
Perché ormai ha visto cosa si annida in me.
Il deserto.
Così stanotte mi punirà un’ultima volta.
Mi farà vedere l’amore vero. Quel sentimento che sfocia nell’abbandono più assoluto.
Bene. Lo aspetto.
- Sei pronta?- mi chiede, beffardo.
Ridacchia, spegne la sigaretta in un portacenere con dovizia, correggendosi – Scusa, tu sei sempre pronta.-
Si avvicina a me. Resto seduta.
Agita la bacchetta con un fluido movimento del polso e crea qualcosa attorno al mio corpo. Sembra una bolla.
Una bolla di liquido amniotico. In realtà è un baldacchino di velo trasparente fatto di magia.
Mi ha Disillusa.
Non vuole che la sua amante mi veda.
Ma vuole che io veda ogni cosa.
Vuole sapere che muoio di fronte al suo amplesso.
Continuo a chiedermi perché ho accettato. Ora tremo, non sono più così sicura che questa notte finirà come ho arrogantemente previsto.
Siamo simili in questo. La sua vanità sconfina nella crudeltà.
Il mio orgoglio spropositato arriva a raggiungere l’arroganza.
E quando la porta si apre, senza un lieve bussare, senza un accenno di sottomesso pudore, tutto il mio mondo finalmente tace. Si, lui ancora una volta ha deciso di essere superiore a me.
Chiudo gli occhi, sentendo quel passo fraterno, amico, così tanto conosciuto.
Draco Malfoy sa dove colpire per far male.
Per un’ultima volta mi spiazza.
Ma avrei dovuto aspettarmelo.
Ho insistito per un anno nel tenere nascosta la nostra relazione. Perché, in fondo al cuore, l’ho sempre considerata un’unione sporca. Contro ogni morale.
Una sporca Mezzosangue votata alla causa degli Auror...nel letto di un Mangiamorte.
Non lo è ancora. Non ufficialmente, lo so.
Ma lo è dentro. Ci è nato così.
E la mia vergogna lui me l’ha sbattuta in faccia col suo diabolico piano.
Questo piano è lui.
Harry James Potter.
Colui che io considerato al di sopra di ogni legge, di ogni crimine.
E’ entrato.
Ha le mani in tasca, Harry. Indossa la divisa con sfacciato portamento, le maniche della camicia arrotolate sui gomiti.
Non è mai stato come un Purosangue, il Bambino Sopravvissuto.
Ha semplicemente in sé la regale postura di un eroe.
Di un sopravvissuto, appunto, a ogni guerra che abbia mai cercato di stroncarlo.
Non porta i segni di ogni sua battaglia, a parte la sua cicatrice.
Tutto traspare dal suo sguardo.
E’ cupo, questa notte.
Non so neanche come Draco l’abbia convinto a raggiungerlo qui.
Neanche sapevo...che fra loro due potesse esistere...qualcosa di simile...di simile al desiderio carnale.
Mi porto una mano alla bocca, premo con tutte le mie forze per non lasciarmi sfuggire neanche un palpito di vita.
Se sapesse che sono qui...lo perderei.
Non ho mai voluto che lo sapesse. Mi sarei sentita sporca ai suoi occhi smeraldini, che non conoscono ancora la mia infamia.
Una lieve ombra scura gli segna le palpebre inferiori.
Le lenti traslucide, al fuoco delle candele e del camino scoppiettante gli nasconde lo sguardo.
- Ebbene Malfoy?-
Stanno parlando.
Non lo fanno mai. Si odiano.
Ma l’odio non è forse l’altra faccia dell’amore?
Io traggo ogni mio pensiero dai libri, intrisi del pensiero di altri.
Non ho opinioni. Io cito. Io studio.
Io...non sento.
Draco, stanotte, vuole farmi finalmente sentire.
Si guardano, io resto nascosta e Disillusa.
Draco ride e si lascia andare docilmente. Seduttore nato, si avvicina al mio migliore amico con passo felino.
Due antagonisti, loro.
Harry resta immobile, le mani in tasca, non perde la sua espressione tetra. Quasi minacciosa.
Forse trova tutto questo molto repellente.
Troverebbe me, repellente, disgustosa, indegna...se solo sapesse come sono diventata.
Una marionetta.
- Ti vedo nervoso, Potter.-
- Io vedo un serpente.- sibila Harry a bassa voce, restando impassibile quando si ritrova Draco a pochi centimetri dal suo viso – Un serpente rivoltante che sparge veleno e uccide di rimando chiunque abbia la sfortuna di farsi sfiorare da lui. Ma a te sta bene così, dico bene?-
- Per quanto trovi divertenti queste schermaglie, non ti ho fatto venire per questo.-
Stavolta un bieco e sghembo ghigno segna la bocca di Harry Potter.
Non c’è nessuno, neanche Draco Malfoy, che fiuti la spazzatura come il Bambino Sopravvissuto.
Lo so io. Lo sa Draco. E lo sa Harry.
Lui sa perché Draco l’ha chiamato, capisco finalmente.
Lui sa cos’accadrà stanotte.
Premo la mia mano con più forza, inizio a sentire le ciglia che tentano inutilmente di trattenere l’avanzata delle lacrime.
Non resisterò. Lo so.
Ma non riesco...Merlino, aiutami, non riesco ad alzarmi da qui.
Si guardano, si fissano, si studiano.
Ora sono io l’intrusa. Non le mille amanti del mio ragazzo.
Ma io, fra loro due. Fra due nemici eguali.
La gelosia mi pervade.
Eccola, finalmente. L’amica di tante notti, che mi ha divorato il ventre, ridendomi all’orecchio.
Riappare più forte di quanto l’abbia mai conosciuta prima.
E ride ancora più forte. Perché stavolta riuscirà ad uccidermi.
Vedo l’uomo a cui ho cercato di donare tutto ciò che potevo sollevare le sue mani virtualmente già insanguinate.
Le porta al collo del mio migliore amico.
Tutto va in sfacelo.
Tutto si sgretola.
Mi ritorna in mente Freud, che vedeva nella gelosia un inconfessato desiderio di difesa contro tendenze omosessuali. Il bisogno controverso e doloroso che nel rapporto fra uomo e donna entri una terza incognita, per cui provare altrettanto desiderio.
Sono malata.
Perché improvvisamente la gelosia diventa impeto.
La gelosia diventa morbosità.
Voglio...vederli.
Voglio vedere questo amore.
Perché i miei occhi non hanno mai avuto tale onore.
Sono già perduta.
E lui, Draco, lo sente.
La sua fantasia ha agognato tutto questo. E’ un privilegiato. Le sue fantasie diverranno tutte realtà questa notte.
Socchiudo di nuovo gli occhi, una lacrima mi segna la guancia destra.
Prepotente, Draco getta le braccia attorno al collo di Harry. Sento lo schiocco della sua bocca, il tenero umido della sua lingua che cerca di varcare a forza le labbra serrate del Bambino Sopravvissuto, che è rimasto immobile come prima.
Non un tremore, non un baluginare di sconvolto nel suo sguardo.
Resta con le mani in tasca, si lascia baciare.
Riapro gli occhi.
Draco muove la lingua e riesce a farsi strada. Muovendola avanti e indietro, viola la bocca del Grifondoro mostrandogli chiaramente le sue intenzioni, simulandone l’atto sessuale vero e proprio.
Harry resta ad occhi aperti.
Continua a restare immobile.
Ma sogghigna.
Un conato mi blocca lo stomaco, a quel ghigno.
So cos’accadrà. Ora lo so bene. In ogni dannato particolare.
Harry finalmente si muove, rapendo il mio fiato nell’istante in cui scosta Draco da sé con un solo braccio.
Lo spinge contro il basso tavolino di mogano, in mezzo ai divani.
Il mio, Disilluso, è ora di fronte alla schiena di Malfoy. Mi dà le spalle...e non pensa ad altro.
Vuole che sappia.
Vuole che senta tutto.
Per punirmi di aver nascosto il mio amore per lui.
Si lascerà scopare dal mio migliore amico...di fronte a me.
La gelosia fa sentire vivi.
Mi coglie di nuovo impreparata, quando Harry si toglie gli occhiali. So che la sua vista si appanna, ma per lui è meglio così. Vedere non serve, in queste situazioni.
- Vacci piano...Draco.-
Lo chiama per nome.
Io non oso mai, neanche a letto. Neanche quando mi coglie l’orgasmo.
- Non dirmi che non vuoi.- lo sfida.
- Non c’è niente da dire.- commenta Harry. In un attimo gli è addosso. Lo afferra per i fianchi, lo mette a sedere sul tavolino. Lo fissa, vedo che gli passa una mano fra i capelli. Poi, avvicinandosi, affonda i denti nel lobo sinistro del suo orecchio.
Vedo la schiena di Draco arcuarsi.
La lingua di Harry lambire quella tenera carne pallida.
Passa sul suo volto una lenta carezza. Quella di un nemico pronto ad affondare il colpo finale.
Le mani, lo so, sono capaci di ricreare le danze della lotta.
Il sesso è una guerra, in fondo. Me l’ha insegnato Draco.
Ma ora questi due stanno lottando su un campo di battaglia...e questo campo desolato è il mio corpo disfatto.
Il traditore sogghigna brevemente, la sua cristallina risata si allarga sopra di noi.
Inclina il capo, lascia che un brivido lo pervada nel farsi succhiare il lobo. Non sta fermo.
Afferra Harry per i fianchi, lo allaccia con le gambe e serra forte la sua presa.
Io, bambola inanimata, assisto a tutto.
Il cuore in tumulto, le orecchie riempite dai loro gemiti.
Dallo schioccare dei baci, dal fulgore delle loro lingue, le mani intrecciate, le pelli che vengono alla luce, denudate lentamente e freneticamente.
Il traditore si lascia spogliare.
La camicia gli viene sbottonata, emette un gemito al morso che riceve sulla candida spalla.
Non ha paura dei segni, Draco Malfoy. Neanche delle ferite.
E’ come Harry.
Mostrano con orgoglio e disinteresse le cicatrici.
Io non ho mai avuto il coraggio di farlo.
Nascondevo le labbra gonfie, i segni sul collo, i graffi, i leggerissimi lividi.
E’ inutile.
Io sono inutile.
Mi appoggio col capo a un gomito, i ricci mi ricoprono in tenda il viso.
A che scopo guardare ancora?
Chiudo con forza le gambe, sentendo un orrido languore innestarsi fra di esse.
No.
Non anche questo.
Non l’estrema vergogna.
Un altro gemito mi giunge all’orecchio, vedo fra i miei capelli uno spiraglio di colori scuri e nerastri.
La mano di Draco è scesa oltre la cinta aperta di Harry.
Con forza afferra la sua virilità, portandola alla luce.
Non c’è tempo.
Harry lo rovescia, nudo, sul tavolino.
La sua camicia, semi aperta, gli scivola sulla schiena, rivelando una compattezza di muscoli estatici e contratti.
Sono diversi come il giorno e la notte.
Draco è snello. Longilineo. Dal colorito alabastrino.
Harry è forte. La carnagione olivastra. I muscoli sodi.
Vederli uno sopra l’altro è come vedere l’accoppiarsi di due dei pagani.
Harry sovrasta il mio traditore.
Gli tiene un polso imprigionato.
L’altra mano, libera, Draco gliel’affonda nei fianchi.
Muovono i fianchi, si cercano.
Ogni gemito mi entra dentro. Mi colpisce alla schiena come una frustata.
Schiudo le gambe. Timorosa, le richiudo.
No.
Non anche questo.
Il lambire del fuoco li accarezza.
Crea ombre chiare e scure sulla schiena di Harry, sulla curva delle sue natiche forti e possenti.
La camicia continua a scivolargli da una spalla.
Candido Bambino Sopravvissuto.
Il suo volto si segna di rosso, per lo sforzo di trattenersi, per le ardite carezze che il mio traditore dedica alla sua virilità, premuta contro la sua coscia.
Geme e un urlo risuona nella mia mente.
Bianco e nero.
Negativo e positivo.
La mia vita è così.
Loro, in questo momento, sono così.
L’uno l’alter ego dell’altro.
Vedo le sue iridi argentee.
Ha rovesciato la testa all’indietro...e mi guarda.
Fissa me. L’unico a sapere della mia presenza, mi fissa oltre questo velo amniotico di magia.
Geme, il viso stravolto.
Una mano di Harry scende fra loro due, con dolcezza ad ogni bacio sul collo del mio traditore, percorre il suo corpo.
Scende fra le sue gambe, accarezza il suo anfratto, lo fa supplicare.
Draco supplica.
Supplica Harry.
E guarda in faccia me.
Continua a fissarmi quando riceve il primo affondo.
Languisce il fuoco, trema e si spacca il mio cuore, sobbalza il tavolino.
Harry è dentro di lui, adesso.
E quelle dannate mani pallide ed eleganti che mi hanno fatto scoprire l’amore, stanno avvinghiate al mio migliore amico.
Le sue iridi argentee, iniettate di veleno e desiderio, cercano me.
Ma non sono i suoi occhi quelli che voglio.
Voglio qualcosa...che ha dato, qui, di fronte a me, a qualcun altro.
La carne affonda, subisce colpi, scivola morbida e serica.
C’è l’odore del sesso, nell’aria.
Dovrei provare ribrezzo. Vergogna.
Dovrei sentirmi un mostro.
Alzarmi e urlare a questi due traditori che sono anche loro dei mostri.
Aristotele diceva che la mostruosità non è contro natura. Ma contro ciò che dovrebbe accadere in natura.
Di nuovo mi chiedo come ho fatto a sopportare tutto questo.
Harry continua ad entrare a uscire da lui.
Come Draco ha sempre fatto con me.
C’è qualcosa di sacro fra loro. Lo vedo.
Qualcosa di cui io non dispongo.
Il desiderio, l’appagamento, il tormento.
Lo stesso volto contratto di Harry, quasi il suo dolore nella penetrazione...è qualcosa che io ho cercato in tutti i modi di nascondere sempre.
Questa mostruosità è malinconia.
La mia malinconia.
Di non poter essere per Draco ciò che Harry è per lui.
Ormai ho visto abbastanza.
Ho sentito, abbastanza.
Per un’ora e tre quarti proseguono.
Scopro le sfaccettature di una carezza, delle dita che si muovono sinuose fra i capelli.
Scopro l’ardore di un bacio dato per ferire.
Di labbra sanguinanti, piegate in sorriso compiaciuto.
Scopro di essere rimasta sola, perché loro se ne sono andati via insieme, nel momento in cui Harry, esausto, si è accasciato sul torace del mio traditore.
Scopro che sono insieme, in quel luogo che io con Draco non ho mai visitato.
Ora sono davvero un’intrusa.
Pelle contro pelle, corpo contro corpo.
Due nemici in lotta.








Sono stregata ormai.
Sono sotto incantesimo. Sono condannata a questo cuore spezzato.
Ma anche all’amore.
Si, l’ho visto.
Il mio amore non è amore.
Il loro...era incanto.
Era vortice. Era guerra.
Ho imparato, grazie a un traditore, anche questo.
Ciò che Draco Malfoy mi ha dato, l’ha elargito con maggior furore a qualcun altro. Qualcuna che non ero io. Qualcuno che non ha avuto il timore di prendere ciò che veniva offerto.
Imparai anche, quella notte, che niente è più atroce di questa consapevolezza.
La sua crudeltà, la loro crudeltà, ha risvegliato la corruzione dell’animo.
E il deserto nel mio io.
Questo l’Incanto di due Traditori.




 
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view post Posted on 7/4/2008, 18:30

No more wars! No more clothes! Give me peace! Oh, kiss me!

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E' veramente bellissima... Io stavo per piangere!
 
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Giugizzu
view post Posted on 8/4/2008, 14:19




L'avevo già letta credo su EFP..veramente molto molto bella..rileggendola devo dire che mi trovo senza parole attualmente
 
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*Tanya Stehodensky*
view post Posted on 8/4/2008, 22:53




Anch'io l'avevo già letta è splendida, anche se non mi fanno impazzire le Harry\draco, questa è scritta davevro bene...!!
 
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palermitana-doc
view post Posted on 11/4/2008, 17:20




Leggere questa one-shot mi fa sempre sentire claustrofobica,troppo bella per una come me che adora le Draco/Hermione e le Harry/Draco. Semplicemente struggente e bellissima.
 
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bloodymary79
view post Posted on 11/4/2008, 18:49




divina come sempre.....
 
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°piperina°
view post Posted on 11/4/2008, 19:06




Solo a me non è piaciuta? :huh:

forse vorrete sputarmi, ma non mi è piaciuta, l'ho trovata... esagerata forse, spinta al limite e priva di quel qualcosa di speciale che colpisce.

Lo stile è perfetto, nulla da dire, anzi.
L'ho letta due volte per capirla, ma il risultato è stato lo stesso.
Pairing a parte, che non mi piace molto ma sopporto, e stile sublime... non so, non mi ha preso per niente. :huh:

Non regge assolutamente con "Occhi d'oro", per me.
 
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Axy--)
view post Posted on 25/7/2008, 18:03




A me è piaciuta molto.
Triste e con uno stile travolgente.
Non amo questa versione di Draco, così maledettamente cinica e senza cuore e di una Hermione così.. senza carattere.. ma l'ho letta col fiato sospeso.
Bella.
 
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karyon
view post Posted on 26/7/2008, 17:28




L'avevo letta a suo tempo su Manga, per il Concorso, e la ritrovo qui.
Perdonatemi la semi recensione, ma sono logorroica quando mi ci metto. XD

Stilisticamente è quasi perfetta, il lessico è molto ricco. A mio parere è più in queste piccole perle, che nella Saga, che si nota il vero<i> stile della Babi. Perchè? Uhm, non so spiegarvelo come si deve, ma penso che sia così.
Un Harry che, inconsapevolmente, rende Hermione consapevole dell'Amore; un Draco che punisce con la seduzione, Hermione che viene spezzata, ma allo stesso tempo temprata. Come dice Piperina, i personaggi sono esagerati, anche la storia lo è. Ma è quella esagerazione che mostra l'animo dei personaggi, il loro essere.
Eppure c'è qualcosa... i tre personaggi sono quasi assolutizzati e innalzati alla semplice umanità. Pur riuscendo a scorgere il loro animo è come ci si rendesse conto che sensazioni del genere sono impossibili da provare per essere umani comuni. Quasi come se Hermione, Draco e Harry, fossero al di sopra del tutto.
D'accordo, devo ricordarmi di tapparmi un pò la bocca, però volevo provare a dire la mia. ^^"

Ottimo lavoro, ma sono relativamente d'accordo con Piperina, non mi è arrivato del tutto.
 
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rowena85
view post Posted on 26/7/2008, 18:22




CITAZIONE (°piperina° @ 11/4/2008, 20:06)
Solo a me non è piaciuta? :huh:

forse vorrete sputarmi, ma non mi è piaciuta, l'ho trovata... esagerata forse, spinta al limite e priva di quel qualcosa di speciale che colpisce.

Lo stile è perfetto, nulla da dire, anzi.
L'ho letta due volte per capirla, ma il risultato è stato lo stesso.
Pairing a parte, che non mi piace molto ma sopporto, e stile sublime... non so, non mi ha preso per niente. :huh:

Non regge assolutamente con "Occhi d'oro", per me.

Anch'io la penso come te stilisticamente non c'è che dire..ma mi lascia una strana sensazione. Non credo sia solo per il paring . "Occhi d'oro" invece è magnifica.
 
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The Tenth Muse
view post Posted on 2/8/2008, 14:54




Io invece l'ho trovata davvero bella.
Una Draco/Herm davvero diversa,scritta ovviamente in modo accurato e sublime.
Entrambe le ship mi piacciono molto(Draco/Herm,Draco/Harry), e questa storia rappresenta perfettamente la loro "unione", per me. Forse saremo troppo abituate alla Draco/Herm della saga, ma è giusto scrivere e leggere anche situazioni diverse...
Complimenti,mi è piaciuta davvero tanto!
 
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Sky_Shindou
view post Posted on 19/4/2009, 17:55




Non l'avevo ancora letta e adesso che ho finito di farlo, mi trovo davvero senza parole per esprimermi.
È davvero bella... e dire che è la prima HarryDraco che leggo. Non proprio la prima, ne provai a leggere un paio tempo fa ma purtroppo lo stile con cui erano scritte non mi hanno trascinata.
Ma questa è scritta perfettamente e accidenti se mi ha messo i brividi.
Senza contare il ruolo che Hermione ha in questa storia, lei che si sente fuori posto tra di loro... insomma, mi ha davvero colpita.
Bellissima.
 
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Roselynn
view post Posted on 15/8/2009, 11:29




Wow

Non l´avevo letta.
E´incredibile come certe parole scelte abilmente riescono a modificare opinioni e pregiudizi!

Perfino la verita´e´solo un punto di vista!

:*-*:
 
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»Nasreen™
view post Posted on 16/8/2009, 11:56




io l'avevo letta e la prima voltal'ho trovata terribile ma magnifica. La seconda volta che l'ho letta rimango solamente affascianta dal canto di queste parole che, nonostante la crudezza, sono riuscite a descrivere un qualcosa di magico e fragile come l'amore.
 
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GiOrGie92
view post Posted on 17/6/2011, 19:33




Anche a me non è piaciuta. Non sono un'amante delle coppie omosessuali...preferisco molto di più Occhi d'oro
 
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14 replies since 6/4/2008, 21:37   618 views
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