A Tutto CampoRubrica di approfondimento calcistico e dintorni a cura di ~Kiky“Notte di sogni, di coppe e di campioni”Ahi ahi.
Le italiane in Coppa, nella maggioranza dei casi, deludono.
Solo due vittorie su sette, Roma e Fiorentina.
Solo due qualificazioni su sette, per ora, Roma e Fiorentina.
Il resto..nisba.
Le qualificazioni arriveranno, probabilmente. L’unica già esclusa dalla fase successiva di Coppa è la Lazio, ormai matematicamente fuori. Per quanto riguarda milan, Juve e Inter in Champions è tutto ancora da decidere. Difficile ma non impossibile.
Il problema resta in ranking Uefa. Le tedesche ci rimontano e se dovessero superarci nella classifica Uefa…addio quarto posto in Champions League!
Su gente, datevi una mossa e passate questi turni.
Ne và del futuro calcistico europeo di tutti.
BordocampoRisultati, partite e statistiche della Domenica Pallonara.Nella quattordicesima giornata di campionato il match della settimana è facilmente individuabile nel derby Ligure tra Sampdoria e Genoa che segna, allo scadere dei 90 minuti, un netto 3-0 in favore dei genoani. Partita vivace ma molto aggressiva da parte di entrambe le formazioni, con un Genoa assolutamente superiore sul piano tattico che schiaccia la Sampdoria senza mai soffrire, neppure in inferiorità numerica. Cassano, indicato dai pronostici come Man of The Match, messo assolutamente in ombra e fuori dai giochi dagli impressionanti raddoppi di marcatura degli uomini di Gasperini che annullano così facendo il più grosso pericolo sponda doriana. Tre gol, tre espulsioni e grande spettacolo di pubblico.
Dopo i successi della Champions la Fiorentina è ospite a Milano contro la capolista Inter. Gran gioco e movimento da parte dei viola che pagano però le fatiche di coppa. La partita viene e decisa da un rigore. Fallo su Milito da parte di Com’otto; sul dischetto si presenta lo stesso Milito che finalizza mettendo in rete il gol vittoria. Nonostante la sconfitta e la stanchezza la Fiorentina si mostra ancora una volta come una delle migliori formazioni del campionato, proponendo un gioco vivace e corale. L’Inter mette in cassaforte tre punti d’oro che le permettono di staccare notevolmente sulle inseguitrici.
Crolla la Juventus contro il Cagliari di Allegri, confermando il momento di flessione per gli uomini di Ferrara. Prestazione maiuscola per l’attaccante brasiliano del Cagliari, Nenè autore della più bella rete della domenica. Talento purissimo e stigmate del grande bomber per questo ragazzo con un cognome pesante sulle spalle, sebbene non ci risulta ci sia alcuna parentela col mitico giocatore della nazionale brasiliana. I ragazzetti di allegri mostrano un buon calcio, confermando ancora una volta le ottime qualità di questo giovane allenatore toscano. La Juve paga probabilmente lo scotto della coppa, e anche qualche defezione a livello tattico, facendo aumentare di volume le critiche sulla campagna equiseti dell’estate. Diego sembra non rendere quanto si sperava, sebbene qualche colpa è imputabile all’allenatore: lo schieramento tattico proposto da Ferrara non esalta le doti del trequartista argentino. 2-0 per il Cagliari e Juve che perde notevole terreno per la corsa scudetto.
Prima sconfitta in quel di Verona per il nuovo Palermo di Delio Rossi, avvicendatosi sulla panchina rosanero a Zenga, ennesima vittima del mangia-allenatori Zamparini. In settimana i siciliani avevano offerto un’ottima prestazione in Coppa Italia, qualificandosi per gli ottavi di finale dove incontrerà proprio la ex squadra del tecnico emiliano, la Lazio. Contro il Chievo, nonostante la sconfitta, il Palermo ha mostrato una discreta prestazione, a tratti convincente. Finisce 1-0 per il Chievo ma il Presidente Zamparini si dice fiducioso sulla nuova gestione tecnica.
In quel di Bari i toscani del Siena sono ospiti dei Galletti di Ventura, reduci dalla pesante sconfitta all’Olimpico di Roma. Partita che mette in mostra tutte le evidenti difficoltà dei senesi, ormai in crisi nerissima, e sottolinea ancora una volta le buone qualità dei baresi. Finisce 2-1 per i padroni di casa che tengono così il passo di Roma e Fiorentina.
Pareggio senza gol a Roma per Lazio e Bologna in quello che, a dispetto dei nomi, è parso un vero e proprio spareggio per la retrocessione. Tanta voglia di non farsi troppo male conduce le due compagini ad uno 0-0 che non serve e non accontenta nessuno.
L’Udinese batte il Livorno per 2-0 in quel del Friuli. Ancora una sconfitta che pesa in termini di retrocessione per i Livornesi. Gol del solito Totò Di Natale che torna così in vetta alla classifica cannonieri, e raddoppio di Floro Flores. Di Natale si candida dunque per un posto tra gli attaccanti mondiali con l’ennesimo gol e l’ennesima prestazione maiuscola che non può passare inosservata agli occhi del Cittì.
La Roma è ospite a Bergamo dell’Atalanta, dove offre una prestazione tutta cuore, sudore e sofferenza. Pochi spunti tattici e molta sostanza per gli uomini di Ranieri che mettono a segno l’ottava vittoria in rimonta della stagione, un dato che ormai diventa indicativo del carattere di questa squadra. Passano in vantaggio gli atalantini di Conte con Ceravolo, vanno poi a segno, entrambe di testa, Vucinic e Perrotta siglando il 1-2 finale che consegna ai giallorossi la vittoria, ma soprattutto che gli consente di riagganciare in classifica la Fiorentina per la corsa al quarto posto.
Finisce 1-1 al Tardini di Parma la sfida tra i ducali e il Napoli di Mazzarri. Il Presidente De Laurentis lamenta errori arbitrali continui e gravi, anche in quel di Parma, nei confronti del suo Napoli, ed è difficile dargli torto. La partita è comunque ben equilibrata e il Parma si conferma squadra compatta e ben organizzata.
La domenica calcistica si chiude con la sfida al Cibali tra Catania e Milan. Ottima la prestazione dei rossoneri che vincono 2-0 con una doppietta di Huntelaar entrambe nei minuti di recupero, rispettivamente al 93’ e al 95’. L’attaccante olandese mostra i numeri che lo avevano portata alle luci della ribalta all’Ajax, forza precisione e classe, dimostrando di non essere il flop di mercato indicato dai più critici tra gli opinionisti. Tre punti importanti per i milanisti, che gli consentono di restare agganciati a distanza ragionevole dalla capolista Inter.
35 Inter 28 Milan 27 Juventus 24 Sampdoria 24 Parma 23 Genoa 22 Cagliari 21 Bari 21 Roma 21 Fiorentina 20 Napoli 18 Udinese 18 Chievo 17 Palermo 13 Lazio 13 Bologna 12 Atalanta 12 Livorno 9 Catania 6 Siena |
Fonte classifica e risultati: corrieredellosport.itLa descrizione di un'attimoI click della settimana dal campo. Fonte immagini: sport.sky.itUna questione di CuoreLa Roma vista da me.Siamo sempre i soliti.
E ci piace, ma quanto ci piace essere sempre i soliti.
Per più di una settimana abbiamo mentito agli altri e persino a noi stessi, fingendo indifferenza.
I tifosi maturi, obbiettivi, seri.
Contraddizione in termini.
Un tifoso non è mai maturo, non è mai obbiettivo.
Se lo fosse non sarebbe un tifoso, sarebbe uno sportivo. E c’è differenza, molta differenza.
Non è una partita fondamentale; tre punti in campionato si recuperano; cerchiamo di essere realisti si sa che poi quelli fanno la partita della vita.
Tutte frasi giustissime, teoricamente.
Tutte stronzate, in pratica.
Il capitolo e lavorare sulla nuova grafica m’aveva persino distratto, ma poi, stamattina al risveglio la realtà, o meglio la nostra realtà, m’ha colto in pieno.
E’ la settimana del Derby.
E come una luce che s’accende all’improvviso tutto s’è illuminato.
Sento il fermento, chi abita qui può capire di cosa parlo.
Si sente per le strade, si percepisce tra la gente. Le facce iniziano ad essere tese, l’aria pesante e leggera allo stesso tempo. Cambi d’umore repentini.
Due minuti prima “Affossiamoli”, due minuti dopo la paura “E se perdiamo?”.
Signore e signori siamo in pieno clima pre-Derby, e quanto ci piace.
Ci piace essere provinciali, come dicono quelli bravi. Ci piace e lo ammettiamo: si, siamo provinciali.
Siamo provinciali perché il Derby vale 10 partite; perché chissenefrega della qualificazione se la posta in palio è dare la spallata finale ai dirimpettai e spedirli dritti dritti nell’abisso della zona retrocessione.
Ed è come se tutto fosse cambiato.
All’improvviso chissenefrega pure della scaramanzia. Sono 28 anni che sono scaramantica e non ho mai vinto nulla lo stesso.
Facciamo gli strafottenti, ci viene meglio dai. Siamo portati.
E così via giù da stamani per tutte le radio con gli slogan e le battute più disparate.
“La Roma oggi s’allena sul Campo B”..”Diamo il via al piano MIB12, dove MIB sta per Mannamoli In B”..”Aho domenica c’è stata Roma-Atalanta e Lazie-Bologna: quando dici il destino”..”che dite sarà un caso che la metro A di Roma e rossa come noi e la metro B è azzurra come loro?”..
Quanto ce piace la battuta a noi.
Qualcuno paventava stamattina: non facciamo i coatti che a sputà per aria ti ricasca ‘n testa.
Vero. Verissimo.
E sicuramente sarà così, non lo metto in dubbio.
Ma vuoi mettere una settimana di sfottò?
Una goduria che non ha prezzo.
Passiamo la settimana pre-Derby a prendere in giro i pennuti e a cercare un modo di placare la smania.
Questo è uno dei misteri del calcio.
Non vedi l’ora che arrivi quel momento, quando l’arbitro fischia l’inizio. Ti sembra che il tempo non passi mai, che non arrivi mai il giorno della partita e vorresti entrare in una macchina del tempo ed arrivare subito a quel preciso istante in cui tutto ha inizio. Le bandiere, il colore, il calore. L’Inno e la sciarpata, la Coreografia. Quel momento lì è unico. Il momento esatto in cui ti senti parte di un sogno in movimento, di qualcosa che unisce. Senti l’adrenalina, senti il cuore battere e il sangue pulsarti nelle vene. Non esistono belli o brutti, buoni o cattivi. Esiste solo il tum-tum del cuore e per un brevissimo istante ti sembra di sentire che il tuo battito sia in perfetta sincronia con quello di altre centomila persone.
Quanto vale un momento così?
Nulla vale quei novanta minuti.
In quei novanta minuti hai l’impressione che il mondo si fermi, che tutto si sia fermato perché non c’è nulla che conti di più della rete che si gonfia, della giugulare di De Rossi che pulsa, del sorriso del Capitano che corre sotto la curva, del tuo vicino che piange di gioia.
Non esiste una partita che valga di più.
Nel bene e nel male. In salute e in malattia. Finché morte non ci separi.
Signori, questo è il Derby.
Tribuna d'OnoreIl meglio e il peggio della settimana, da 0 a 11...11-Candore.
Il candore dei bambini. La loro genuinità. Diamo 11 a qual gruppetto di bambini bergamaschi, tifosi dell’Atalanta che domenica, in occasione di Atalanta-Roma, a discapito delle rivalità e dell’agonismo, hanno dedicato uno striscione al loro giocatore preferito: Totti. Citiamo lo striscione: Totti, noi come te…a scuola tutti 10. Applausi.
10-Risarcimento danni…morali.
Ebbene si. Nessuno glielo ha chiesto ma loro, vogliono pagare il risarcimento ai propri tifosi. Parliamo dei giocatori del Wigam, squadra della Premier League inglese che, dopo la cocente sconfitta per 9-1 contro il Tottenham, hanno deciso di risarcire di tasca proprio tutti i tifosi che hanno assistito alla gara. "Il gruppo è consapevole di aver maledettamente deluso i suoi supporter. Dobbiamo questo alla loro straordinaria lealtà", ha dichiarato il capitano della squadra Mario Melchiot. Bravi, complimenti per l’onestà.
9-Le bugie hanno le gambe corte, ma il sorriso grande.
Diamo 9 a SuperMario Balotelli. Non siamo grandi fans di questo giocatore ma abbiamo notevolmente apprezzato la sua piccola bugia, detta solo per strappare un sorriso. In visita all’istituto Don Gnocchi, ha passato qualche ora con dei ragazzi disabili e pur di strappargli un sorriso si è lasciato andare ad una bugia “Io tifo Milan, che non lo sapete?”. Che gli interisti non se la prendano troppo, si fa questo ed altro per regalare qualche ora d’allegria.
8-La Viola.
Un piacere per gli occhi. Dopo mesi in cui ci siamo lamentati del campionato italiano per la sua pochezza, diamo 8 alla Fiorentina perché è un piacere vederla giocare. Il duro lavoro di Prandelli inizia a dare i sui primi frutti, che ci sembrano più che maturi. Complimenti: per il gioco, per l’atteggiamento e per essere l’unica in Champions, nella coppa che conta, a portare in alti i colori nazionali.
7-Genova.
Un bel 7 alle due curve di Genova per lo spettacolo offerto sabato sera a tutto il mondo pallonaro. Cori, bandiere, coreografie e fuochi d’artificio. E c’è chi ancora pensa che questo sport possa fare a meno delle proprie curve…
6-Coppa Italia.
Novara. Triestina. Lumezzane. Ecco le tre sorprese di Coppa Italia. Le squadre che non ti aspetti. Il Lumezzane in particola modo. Settima nella classifica di Prima Divisione, sfiderà l’Udinese agli ottavi di Coppa Italia. Una vera rivelazione. Complimenti a tutte e tre le compagini per il grande risultato ottenuto, con la speranza che non finisca qui. In bocca al lupo!
5-I microfonini.
Li abbiamo sentiti in un reality sugli arbitri, riproposti al Chiambretti Night. Sentire cosa si dicono quei quattro ometti in campo che dirigono le gare di serie A è stato affascinante. Pensavamo peggio.
4-Blatter
La moviola in campo no. Gli arbitri di linea? Nemmeno. Blatter allontana la possibilità dell’utilizzo dei due arbitri di fondo nelle gare del Mondiale, e lo fa con stizza per giunta. Ci sorge il dubbio che il rifiuto più che da spirito di conservazione sia dettato da una certa invidia per non esser stato lui il promotore dell’innovazione in fatto di arbitri. Chissà cosa ne pensa l’Irlanda di questa decisione?
3-No al razzismo
E siamo i primi a dirlo. Ma il 4 non è per i cori razzisti (quelli meritano molto molto meno). Il 4 è per la strumentalizzazione che si sta facendo del “caso Balotelli”. Bello o brutto, che ci piaccia o no, il coro cantato dagli juventini contro SuperMario non è un coro razzista. E’ un coro contro un giocatore. Come ce ne sono e ce ne sono stati molti altri. Punto. Strumentalizzarlo al solo fine di poter chiedere la squalifica di curve, di squadre, di campi o la sospensione di partite e peggio del coro stesso.
2-L’Inchiesta.
E dopo la Germania, ecco la Spagna. Nella maxi inchiesta avviata dall’Uefa sul calcio scommesse in Europa, dopo la bufera che ha travolto la Germania nel mirino ora c’è la Spagna. La Federcalcio spagnola ha annunciato l'apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di alcuni giocatori che risulterebbero implicati in uno scandalo di partite truccate, in particolare sospettati di aver scommesso sulle partite cui avevano partecipato. Staremo a vedere. Intanto diamo 3. A certa gente piace proprio vincere facile.
1-Platini.
“L'arbitraggio, nella sua forma attuale, è morto. Ed a ucciderlo è stata la tv. Lo dico da 10 anni. Venti anni fa di quel tocco di mano di Henry avrebbero saputo solo Henry ed il portiere”. Così parlò Platini, presidente dell’Uefa. Secondo il buon vecchio Michel quindi, la moviola rovina il calcio. Segnare di mano è lecito, se nessuno se ne accorge. Questa la sintesi. D'altronde, il bel Platini aggiunge: “Se Thierry Henry è un truffatore, tutti i calciatori lo sono, e anche io lo sono stato”. Ah beh, l’ha detto lei..
0-Invasione di invasati.
Chi ci legge e ci conosce sa che noi, su queste pagine, siamo sempre dalla parte del tifoso. Ma veramente, in questo caso, non comprendiamo il senso di quanto successo. Invasione di campo giovedì sera in Europa League da parte dei tifosi dell’Austria Vienna, impegnata in casa nella sfida contro l’Atletico Bilbao. Lancio di fumogeni in direzione della panchina degli spagnoli, invasione di campo, caos e polizia costretta ad entrare in campo per placare gli animi e riportare la serenità. Siamo perplessi, non riusciamo a capire il motivo di un gesto tanto avventato. Ci vuole calma e sangue freddo, ragazzi.
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Chichi
Ad Maiora