| • Arianna Elettra • |
| | Ne aggiungo qualcun'altra anche io!! La Scommessa è la mia parte preferita, l'ho già detto per caso?? xD Cap. 17 CITAZIONE Hermione stava sfogliando un libro nell’attesa quando Lucas, il bel portiere di Harry, le andò vicino. - Hermione…scusa, hai un minuto?- La Grifoncina chiuse il libro, sorridendogli – Certo, dimmi pure.- - Ecco io…- Lucas si passò nervosamente una mano fra i capelli castani, mentre gli occhi chiari erano in tensione – Ecco…cioè io…- Hermione lo guardò stupita, invitandolo a continuare. - Bhè, Harry mi ha detto che non andrai al ballo con lui.- Draco rizzò immediatamente le orecchie. Cazzo… - Si, Harry ci va con Elettra.- - E ho chiesto a Weasley anche…- - Oh, Ron non m’invita mai. Sarebbe uno spreco secondo lui.- scherzò ridendo. - Già…bhè, visto che non vai con loro…a parte i centomila che ti avranno invitata hai deciso con chi andare? Perché volevo chiederti…di venire con me.- Merda…merda, merda! Draco cominciò a serrare la mano sulla mannaia nascosta in tasca, senza accorgersene. Chissà perché Potter non pensava ai fatti suoi! - Venire al ballo con te?- chiese Hermione, stranita. Ci pensò poco, sorrise ancora e annuì - Si, sarebbe un piacere.- disse cortese e Draco sentì il classico ringhio a fondo gola che però non poteva esprimere. - Davvero? Fantastico!- esultò il bel portiere – Harry mi ha suggerito di chiedertelo, ha avuto ragione!- - Già, non si fa mai gli affari suoi..- sentenziò la Grifoncina verso lo sfregiato, dall’altra parte del tavolo. - Proprio vero…- sibilò invece Malferret, incenerendolo con un’occhiata – Potter non si fa mai i cazzi suoi!- e da lì cominciò a far tanto di quel baccano con provette, contenitori e mannaia che anche Lucas iniziò a chiedersi se Malfoy stesse bene. Se lo chiesero un po’ tutti, specialmente quando lui e Harry attaccarono briga, tirandosi contagocce e imprecandosi dietro silenziosamente, visto l’occhio vigile di Piton. Cap. 24 CITAZIONE La situazione grazie al cielo parve avere un termine quando il boccino, planando sul campo erboso, si fece meno rapido e i capitani delle due squadre avversarie ce l’ebbero finalmente a portata di mano. Troppo a portata visto che lo presero praticamente nello stesso momento e volarono per terra, nell’erba soffice, manina per manina. Quando si rimisero in piedi Draco e Harry si fissarono sconvolti, nel silenzio di tutto il campo e di entrambe le case. Si tenevano il pugno chiuso l’un l’altro intorno al boccino, ormai prigioniero ma… - Molla Malferret.- disse Harry, dando uno strattone. - Come sarebbe molla, coglione!?- ringhiò la Finezza in persona, riprendendosi la scopa e menandola sulla gamba a Potter – Molla tu!- e gliene menò un’altra sulla spalla appena tatuata, strappando la stessa reazione allo Sfregiato che nel rapido giro di un attimo prese la Firebolt e trasformò l’incontro di quidditch in una rissa a fondo campo. La Bumb riuscì a fermarli quando si picchiarono in sincrono i manici sulla testa, stordendosi a vicenda. Il boccino scappò e i due crollarono a terra con un’emicrania pazzesca. Cap. 38 CITAZIONE Quella notte d’inizio giugno dei suoi diciotto anni non se la sarebbe mai scordata. Come diceva sempre Hermione, nessuno scordava la prima volta in cui si diventava Animagus. E lui, Harry Potter, aveva finalmente trovato la sua forma. L’aveva trovata cadendo dai trentacinque metri della Torre di Astronomia insieme a un serpente bianco lungo quasi due metri che altri non era che Malfoy. Draco Malfoy. Un nome, un perché. Cap. 49 CITAZIONE In quel silenzio cosmico, nel casino che regnava in quel corridoio e con Seamus addormentato sul tappeto della streghetta, abbracciato all’orsetto della Grifoncina, i tre rimasero a fissare quella scena che aveva dell’impossibile. Harry stava sdraiato sul letto della sua migliore amica, a metà del letto e mezzo per orizzontale. Draco gli stava sopra, la testa appoggiata praticamente su quella di Potter…e dormivano come due angioletti. Non seppero dire quanto rimasero immobili lì, specialmente Ron e Hermione ma quando si scossero fu grazie a un flash. Elettra aveva avuto il tempo di correre giù in sala comune, rubare la macchina fotografica a Colin che si stava facendo un caffè prima di andare a sviluppare le foto, e fare quello scatto. Poi ne fece un altro ancora, per sicurezza. Weasley e la Granger la guardarono sconvolti, le palle degli occhietti praticamente sbarrate… ma la biondina non fece una piega. Anzi, sorrise tranquillamente, come solo lei sapeva fare. - Per ricordo.- disse, angelica.
| | |
| |
|