Best Romantic Moments!

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Lady Tsepesh
view post Posted on 22/1/2009, 15:07




Lucas & Glorya

"Alchimia del Sangue", capitolo 37

CITAZIONE
Come aveva potuto dimenticare il calore del suo corpo? Non era passato molto al giorno di Ognissanti, quando si erano stretti di fronte alla tomba di Sargas Malfoy. Come aveva fatto a scordarsi che tutto pareva prendere una piega diversa, pericolosa, sacra e sporca quando si trovava fra le sue braccia?

E’ strano come tutto cambi dimensione, forma, colore...così, in un momento qualunque.

Tutto cambia nella frazione di un secondo, come una goccia di pioggia che scivola a formare una pozzanghera.

Lucas passò la mano ardente dalla guancia di Glory alla sua nuca, premendo con maggior dolcezza, carezzandola formando cerchi concentrici. Piano piano, lentamente, il rilassamento si tramutò in una trappola.

Da lontano il Phyro udì una vecchia canzone, trasmessa dalla radio di una macchina parcheggiata fuori dal tunnel, in attesa coi finestrini abbassati.

Continuò ad accarezzarle la nuca, il collo. Il braccio sulla sua schiena si sciolse, per permettergli di seguire la linea della spina dorsale della bionda, fino ad artigliare una ciocca dei suoi lunghi capelli.

I suoi gesti, senza che se ne rendesse conto, cambiarono.

Non pensava. Non pensava più e non sentiva la mancanza del raziocinio, mentre Glory Malfoy rialzava lo sguardo metallico nel suo, colpita da quel cambio di atmosfera.

Era il suo cuore quello che sembrava volergli uscire dal petto?

Da quant’era che non batteva così forte?

Tornando a posarle dita leggere come piume sulla guancia, Lucas avvertì una forte pressione al livello dello stomaco. In gola. Sul torace. Ma non smise di carezzarle la gota ancora umida.

Non riusciva a smetterle, era quella la verità. Non si era mai accorto di quanto la sua epidermide pallida fosse liscia al tocco. Di quanto quel tocco gli provocasse...i brividi? Possibile?

Lei non si scostava.

Lo guardava e sembrava non riuscire a fare altro.

Non si fermò quando sfiorò il naso di Glory col suo. Non si fermò quando Glory affondò le mani su entrambi i suoi avambracci, come per ancorarsi a qualcosa. A qualcuno. Non tentò di negarsi nulla, nemmeno il suo respiro dolce contro la bocca.

E’ strano come tutto cambi dimensione, forma, colore...così, in un momento qualunque.

Tutto cambia nella frazione di un secondo, come una goccia di pioggia che scivola a formare una pozzanghera.

Gli abbaglianti di una macchina in corsa furono il pugno nello stomaco che Glorya Malfoy necessitava.

Si ritrovò sveglia da un sogno, da un incubo. Da un viaggio tormentato.

Si ritrasse sentendo sul labbro inferiore la leggerissima, impalpabile pressione di un bacio che appena nato era morto sulle loro bocche.

Tentò di staccarsi, ma con orrore le sue gambe cedettero le forze.

Con orrore, non fu l’unica a crollare ma se per lei si trattò di un fatto mentale, Lucas James Potter crollò letteralmente in ginocchio, dopo aver mormorato il suo nome in un rauco lamento.

Tutto si svolse in fretta, rapidamente. Dopo l’iniziale sgomento, dopo il trauma per ciò che era successo, Glory s’inginocchiò al suo fianco con espressione stupita, incredula.

Vedere il sangue colargli dal naso e le sue stesse mani perdere di fiamma bastò a Lucas per piantare gli occhi celesti nei suoi. Se non era paura, poco ci mancava.

- Mi sto spegnendo...- alitò, con un gemito da uccellino ferito – Aiutami...Glory aiutami!-

 
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Claudia90
view post Posted on 21/11/2010, 03:55




Tutti questi momenti sono bellissimi!
Il seguente non è il momento più romantico che mi viene in mente...ma mi è apparsa sotto gli occhi questo botta e risposta e non posso fare a meno di citarlo...
CITAZIONE
-mi piace "tesoro"
-mi piace stare qui

cap 47 dell'Alchimia! :)
 
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Beatrix Mirabel Vaughn
view post Posted on 25/10/2011, 16:21




il capitolo 47, dell'alchimia.

Il fuoco a Slytherin non era mai stato di quel colore.
Quella notte fu un fuoco solo all’apparenza qualunque, rossastro, con lingue aranciate e dorate, che lambivano le pareti in ombre fioche e tenui, che carezzavano ogni superficie come teneri mani di amanti.
Era il fuoco di Lucas.
La porta si era chiusa dietro di loro…erano rimasti a guardarsi, vicino al letto.
Le mani fra le mani, le dita intrecciate, sguardi impalati, pietrificati e poi quella fame, quell’essere vorace che sembrava aver preso il sopravvento di colpo.
Non avevano mai neanche saputo che fosse lì insieme a loro.
Era come essere ancora nel pozzo.
Erano soli dove nessuno poteva trovarli.
- Sai…- la voce bassa, calda, suadente – Gilda mi ha chiesto se sono felice.-
Fronte contro fronte, i nasi che si sfioravano. In piedi, vicini al letto e di fronte al fuoco del camino, abbracciati o quasi, quella paura assurda di sentire troppo, di essere troppo vicini.
Poteva sentire Lucas sorridere, contro la sua gota, le labbra vicine all’occhio.
- Lo sei?-
- Non lo so.-
- La gente felice è irritante.- sussurrò, infilandole una mano fra i capelli, sopra la nuca, dove decine di piccole forcine e spille brillanti formavano la sua alta coda. Lui gliene sfilò una, depositandole un bacio sul sopracciglio sinistro. Poi una seconda, seguita da un bacio leggero sul naso.
- Quando le gente è felice inizia a fare cose stupide, come rilassarsi…- continuò, togliendole altre forcine, una a una, staccandosi appena un poco per guardarla in viso, l’altra mano delicatamente posata sulla sua gota, il pollice che le carezzava la guancia ancora un po’ infreddolita – Inizia a dare tutto per scontato…smette di desiderare cose. Smette di sognare.-
E lei comprese.
Perché sorrise appena, con quegli occhi che gli leggevano dentro.
- Qualunque cosa sogniamo allora…meglio non realizzarla mai dici?-
Un ricciolo le scivolò sul viso, con le dita le liberò la massa rigonfia di capelli soffici e profumati che le scivolarono sulle spalle, mentre lui vi affondava il viso, inspirando.
- Se smetti di desiderare qualcosa sei finito. Diventi inquieto. E non sei più felice.- le depositò un bacio sulla tempia, levando due ultime spille di brillanti – Quindi una persona cerca sempre qualcosa.-
- Una volta che la ottiene poi perde d’interesse credi?-
Ancora col volto nascosto contro i suoi capelli, Lucas provò l’impulso di ridere forte.
Si stava riferendo a loro due.
A quella cosa che era appena nata, anzi, che avevano appena scoperto, ma che era nata insieme a loro.
- Dubito che questo sia il nostro caso.-
- Ne sei sicuro?-

- Non avrai mica paura di una cosetta innocente come me…- lo sfidò – Non credo che sia la stessa paura che proviamo tutti quanti noi. Sei diverso. Non puoi sentirla. Sono solo…farfalle.-


Eh si. Era sempre stato un Dio per lei e a quella domanda ne ebbe la certezza.
Non l’avrebbe mai visto come tutti gli altri.
Lucas Potter per lei non era come tutti gli altri.
Per un attimo anche Glory ne fu terrorizzata. Avevano paura entrambi. Non le era mai accaduto in circostanze simile e Lucas era un ardito.

La guardò a lungo, scrutando quella boccetta che aveva riposato al caldo, protetta.
- La mia vita sul cuore di un’altra persona.- mormorò Lucas

Arse. E lei bruciò con lui, dandogli la certezza più assoluta che quella notte Glory gli avesse rubato per sempre qualcosa.

Queste frasi mi hanno sciolta letteralmente. Avevo le lacrime agli occhi dall'emozione!
 
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17 replies since 7/8/2008, 15:42   924 views
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