CITAZIONE
Certe giornate iniziano nel silenzio totale.
C'è qualcosa però che aleggia nell'aria. E' leggero, appena percettibile...e non se ne va.
E' l'odore del cambiamento.
Come quello della tempesta. Leggero da principio. Poi sempre più intenso.
E Lucas James Potter fin da piccolo imparò presto a riconoscere quella sensazione.
Era passata la notte...e sulla Lucky House regnava ancora un silenzio strano, quasi indotto.
C'era...pace finalmente, quel 19 giugno.
Uscito dalla sua stanza rimase a fissare il corridoio. Ma nulla di preciso.
Ascoltava.
Silenzio.
Solo la neve che cadeva e i fiocchi che si ammonticchiavano contro i vetri, sui davanzali.
Poi Faith gli apparve a fianco, sinuosa come un fantasma ma dolce come una fata.
- Sai chi è?-
Lucas scosse il capo. Se l'era aspettata quella domanda. La stessa che lui si era fatto per tutta il suo dormiveglia, attento al minimo rumore proveniente dalle camere degli ospiti.
- Ieri sera mi hanno spedito a dormire come te, cosa credi? E Glory?-
Faith negò col capo, guardando a sua volta il corridoio. C'erano delle stanze magiche in quel corridoio, quello che divideva la loro ala da quella dei Malfoy. E non sempre avevano il permesso di entrarci...e neanche sapevano dove fossero i grandi.
C'era silenzio. Anche accostandosi a ogni porta, non avrebbero saputo dire dove fossero.
Forse avevano Insonorizzato tutto.
- Andiamo da Glory.- disse seria, stringendosi un maglioncino blu addosso.
- Si ma...quello dove l'hanno messo?-
Già.
"Quello".
Chi era "quello"?
Lucas continuava a chiederselo a ogni passo sui gradini dello scalone, a ogni passo che lo allontanava da quel corridoio.
Chi era quel ragazzo che Draco aveva trovato quella notte mezzo morto di freddo di fronte alla loro porta?
Ma lo conoscevano. Ne era sicuro.
Conosceva abbastanza Draco da averlo visto preoccuparsi così, con quella faccia, solo con Hermione e Glory.
Quindi...doveva essere una persona importante.
Anche sua madre era sbiancata vedendolo. Anche Hermione.
E suo padre...che era rimasto immobile sullo scalone, nello stesso punto dove ora si trovava lui.
Si, quel tizio lo conoscevano bene.
Una fantasma, gli aveva sussurrato Glory la sera prima.
Era come se avessero visto tutti un fantasma.
Quando raggiunsero la cucina dei Malfoy però il silenzio scomparve.
C'era il profumo del bacon e dal caffè, c'erano delle frittelle ai lamponi sul bancone della cucina.
E il bollire dell'acqua del thè, sui fornelli, era frammentato da un pigolare continuo...
Le uova si erano schiuse.
Un nugolo di batuffoli gialli stava ai piedi di Glory, seduta a terra contro il mobile della cucina, intenta a leggere da un libricino di favole.
- Sono nati!- sorrise Faith correndo da lei - Guarda Lucas!-
- Già.- fu il laconico commento della piccola Malfoy - Le uova si sono schiuse questa notte.-
- Ehi ma...e queste cianfrusaglie?-
Lucas guardò più attentamente lo spazio della stanza, invaso da strani oggetti.
Libri, un mare di libri. Alcuni cd vecchi e logori, dei vestiti da donna, scarpe estive dal tacco alto, un pacchetto di sigarette vecchissimo, tutto rovinato. E poi...occhiali. Occhiali di suo padre forse.
Una scopa rotta in tre punti, una Nimbus2000. E altro ancora.
- Da dove arriva tutta questa roba?- fece allibito.
- Non lo so.- sospirò Glory, mentre i pulcini di oca dalle uova d'oro zampettavano lì attorno goffamente - Ma sono quasi sicura che si tratta di una magia! Guarda qua!- e sollevò il libricino sotto il suo naso - Parla delle oche. Dice che quando le uova si schiudono e quando c'è un uovo diverso dagli altri, se si tratta di un buon presagio allora questo presagio ci riporta delle cose che erano andate perdute.-
- Quindi questa è roba che hanno perso i nostri genitori?- allibì Faith, prendendo in mano la Nimbus2000 rotta.
- Credo di si.- annuì Glory - E' un buon presagio comunque.-
- Come fai a dirlo?- Lucas immaginò i pulcini già in formato adulto, ovvero oche arrosto - Dov'è quello dell'uovo di piombo? Sono tutti uguali...ehi ma sono otto! Dov'è il portaguai?-
- Qua.-
Glory gl'indicò il cappuccio della costosa felpa bianca.
Strabiliati, i piccoli Potter fissarono una strana palla di pelo grigiastra. Un cosetto spiumato e obbrobrioso, con due piume azzurrognole ai lati dalle testa.
- Perché te lo tieni lì?- chiese Faith, carezzando la testolina al cosetto - Che carino!-
- Carino cosa?- fece suo fratello, prosaico come sempre - E' la cosa più inguardabile che abbia mai visto!-
- Bhè, magari è come il brutto anatroccolo.- sorrise Faith, senza farsi smontare - Posso prenderlo?-
- Fai pure.- rispose Glory, rituffando il viso nel libro - L'ho messo lì perché gli altri lo maltrattano.-
- Come lo maltrattano?-
- Si.- la biondina guardò i pulcini gialli con sguardo pigro - Non lo lasciano mangiare con loro. L'hanno perfino spinto fuori dal cestino.-
- Piccoli bastardi.- commentò Lucas, addentando una frittella.
- Lucas!- lo rintuzzò la sorellina, carezzando ancora il batuffolo grigio - Magari diventa un cigno! Anche se non ho mai visto un cigno con queste piume azzurre in testa! Ma che cos'è?-
- Non saprei, magari un uccello del paradiso. Ho cercato ma non ho trovato nulla su animali magici come lui. So solo che, anche se brutto, è di buon presagio visto tutte le cose che sono apparse e che prima erano perse.-
- Quindi...- Lucas mollò la frittella, alzando lo sguardo al soffitto - Se le uova si sono schiuse stanotte dici che anche quel tipo era andato perso...e l'hanno ritrovato?-
I tre piccoli maghetti si zittirono nello stesso istante.
Chissà...chissà se era stato quel pulcino grigio a portare quel tizio a casa loro.
- Come lo chiamiamo?- Glory cambiò argomento - Il pulcino grigio dico.-
- Oca al cognac.- mugugnò Lucas sarcastico - E agli altri diamo dei numeri...tanto non vivranno a lungo.-
- Tu non sei normale.- replicò Faith, mentre il pulcino le pigolava fra le dita allegro - E' un maschio?-
- Ahah.- annuì la biondina.
- Allora lo chiamo Cosmo.-
- Fa lo stesso, tienilo pure.- sorrise allora Glory, appena per un attimo - Basta che te ne curi tu, perché questi qui non lo lasciano stare. Sembra ce l'abbiano con lui.-
- Sicura che non ce l'abbiano con lui perché è un orrido piccolo mostro?- sentenziò il Phyro di casa.