Supernatural

Ragazzi, domani premiere settima stagione!
Non ci sono per nessuno!

Oh ragazzi.
Sono stata una donna di poca fede e ho peccato!


La premiere scorsa? Mi stese. La stagione scorsa mi ha tolto ogni amore per la serie…ma stavolta?
Sapete la frase “The guys are back”?
Ci sono ricascata dentro in questa 7x01. Ho adorato questa premiere! Dio non so neanche da dove cominciare tanto è stata emozionante per me.
Slow Ride è stata un bel salto dagli AC/DC o dai Kansas ma mi è piaciuta molto, per non parlare dell’opening. Sembra quasi che ti stiano tirando un gavettone di petrolio sulla faccia.
Lasciando stare queste piccolezze, c’è così tanto da dire e certe prove come attori che i ragazzi si sono meritati tutti i bei commenti che ho visto sparsi su internet.
Bhè, partendo da dove ci avevano lasciati (a chiederci se gli autori volessero morire per mano delle Cass girls) siamo arrivati a vedere cosa accade quando un vessel viene invaso da milioni e milioni di anime. Altro che Dio, ovviamente avevamo ragione a non considerare Cass tale, anche se alcune delle sue innovazioni devo ammettere che personalmente non le ho trovate insensate: Ku Klux Klan sparito? Mitico. Lebbrosi dimezzati? Anche meglio. Il cieco che torna a vedere? In effetti da queste cose si nota che Cass non aveva del tutto la percezione di essere in pericolo a causa del peso delle anime, ho visto solo un disperato desiderio di mettere a posto ciò che non andava, di dimostrare di essere forte, in grado di prendere decisioni giuste, quasi il desiderio di compiacere di nuovo un padre assente (un po’ alla Michael) e il desiderio di testare il proprio potere per farsi amare (alla Lucifer). All’inizio mi ha fatto parecchia tenerezza, tuttavia Sam ha mostrato i dati e la pila di corpi non ha fatto che aumentare durante il periodo di restauro dell’Impala.
Ottimo sistema per il fluire del tempo, ma tutti quegli angeli morti e i massacri sistematici nelle chiese non mi hanno fatto scordare le minacce di distruzione per chi non si inchinava. Questo non è Dio, è dittatura di uno strafatto che però, come immaginavamo, almeno ha avuto la lucidità necessaria quando è venuto il momento.
Crowley. Non c’è mai abbastanza amore nel mondo per quell’uomo che dice “Palle” prima di morire e oggi come oggi sono felicissima che Mark sia rimasto a bordo, perché si amalgama alla perfezione con gli altri e ha una mimica alla dandy che lo rende perfetto per la parte, sia quando è Crowley al top, firmato testa ai piedi, sia quando è un fuggitivo, beve scotch da quattro soldi ed elegantemente aspetta la morte!
Almeno sappiamo che Crowley deve tenere il suo posto all’inferno per tenere la gabbia al suo posto e mantenere il flusso per i peccatori.
Gli attori sono stati il massimo e ho visto in Sam ciò che ci si può aspettare da lui in questa stagione: ok, ha di nuovo tenuto un segreto ma stavolta, stavolta, ho visto e capito perché l’ha fatto. Dean stava a pezzi. Magari non si vede, perché mi sembra ancora abbastanza contenuto in depressione nera, ma sta a pezzi nell’umore e negli affetti, quindi Sam ha fatto una cosa buona, veramente disinteressata e dopo tanto tempo non lo vedo più come una noia ambulante con mille problemi dettati dell’anima. Sono sicura che Jared farà di nuovo un ottimo lavoro con queste allucinazioni infernali e vederlo con Mark Pellegrino è stato grande, perché fa presagire che c’è tutta una cantina degli orrori ancora da esplorare.
C’è da chiedersi se sia stato solo Lucifero a divertirsi o se magari apparirà anche Michael prima o poi (sarebbe bello, rivedere Jake) anche se purtroppo immagino si debbano limitare con gli effetti per la gabbia.
Passando a Bobby, mi aspettavo qualche tirata sulla famiglia o qualche discorso sull’uccidere Cass un po’ più pesante, ma pare che alla fine fosse dopo Sam il più sollevato nel vedere Cass vivo e vegeto.
Morte.
L’intera idea di assoggettare Morte puzzava di guai fin dall’inizio, ma non si può dire che Dean non abbia la sua agenda per quanto riguarda gli amici poco propensi all’aiuto. Il fatto che tutti fossero così ossequiosi è stato molto divertente, ma fra Death e Cass? Il testa a testa dei pezzi da novanta è una vera chicca, un po’ come due galli che litigano, ma Death ha visto oltre le balle e se non altro ha apprezzato abbastanza i sottaceti per non accopparli tutti.
(Qualcuno ha visto rabbia di Death verso Dean? Il segreto dove sta? Mah, soffia nel vento.)
Ho apprezzato la piccola esplosione di Dean sul cercarsi qualcun altro a cui affidare incarichi dopo che Death l’ha accusato di non essere riuscito a tenere a freno Cass…e di nuovo mi chiedo, cos’è Dean, un veggente?
Com’è che deve sempre prevedere e prendersi la colpa quando qualcuno della cerchia e della famiglia picchia la brocca e scatena l’apocalisse o roba simile?
Strano, comunque se tutti erano in modalità ultraman, Dean era l’unico più placido ed è abbastanza inquietante, ma non credo che sia poi stato tanto fuori personaggio, anzi.
Tutta la puntata è stata dedicata alla sua cheta accettazione dei fatti, Sam sta male e ok, affronteremo la cosa. Sistemare l’Impala, cercare Cass sul radar miracoli. Alla fine trovare Death.
E’ stato, non dico calmo, ma rasserenato che le cose sarebbero andate da schifo fino alla fine e con questa sicurezza non ha esageratamente scalciato né ha fatto chissà che grandi discussioni su Cass o alla fine sul falso segreto di Sam.
In effetti è molto triste vederlo così, com’è stato triste vederlo chiedere a Death di uccidere Cass, ma torno a dire…il numero dei morti aumentava.
Quando lasciò Sam lanciarsi nella gabbia lo fece perché sapere che non c’era altra via d’uscita. Credo davvero che anche in questa puntata non abbia visto altra via d’uscita per bloccare chi si andava auto additando come Dio. Decisamente troppo al di fuori della sua portata.
Non starò a sentire altre storie su quel brutto cattivo di Dean che chiede la morte di un amico, dirò solo questo: ricordo ancora che fino all’ultimo è stato l’unico a credere che Cass non fosse colpevole, perciò dopo un po’ quell’uomo non è tenuto a fare il santo e a fare gli occhi supplichevoli a uno che va in giro ad ammazzare chi non crede o gli ipocriti.
Sappiamo tutti benissimo come reagisce Dean ai tradimenti, non piacevoli, che riceve dalla famiglia: ferito si chiude a riccio e non c’è modo di rientrare, però alla fine cede sempre. Perché è burro e perché non sa decisamente chiudere fuori nessuno che ami davvero.
Il legame con Cass credo fosse importante più di quanto volesse ammettere, legame che ha mantenuto grazie a Sam, che in quanto a errori sa bene fin dove ti possono portare. Se Dean non è più riuscito a parlare, Sam è riuscito a pregare e alla fine Cass è riuscito a tendere una mano.
Gli ultimi minuti sono stati assolutamente stupendi.
L’intera questione del Leviatano è ancora da scoprire, ma se non altro sappiamo che non è una bestia musona e super seria, perché il finale? Quello era Misha al 100%, diabolico e divertito nel poter finalmente fare il maniaco di fronte a tutta America.
Non credo neanche che Cass sia morto, figurarsi. La faccia di Dean alla notizia è stata tremenda, l’aveva appena ritrovato e Cass si sperticava in richieste di perdono e promesse di redenzione (bellissime) quando ecco apparire Mr Psicotico.
L’ho adorato. Giuro.
Misha credo abbia dato la sua performance migliore, Julian è sempre al massimo con i dialoghi fra lui e Jensen e credo che siamo solo all’inizio.
Premiere migliore dopo tanto, tanto tempo. Episodio a tutta trama, tanti sentimenti e tanta carne al fuoco…
Finalmente posso dire di amare di nuovo Supernatural!