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Un bel giorno un tipo strano si aggirava pericolosamente per le vie della mia città. Quando lo vidi tirare fuori una pistola grande come un macete, allora cominciai a correre. Mentre correvo una mosca si infilò nel mio naso e mi venne da starnutire proprio nel momento sbagliato. Trattenni il fiato ma mi scappò un altro starnuto che mi fece sbilanciare e caddi dritta in una pozzanghera. Quando mi rialzai vidi il tipo, mi guardava assatanato, come se gli avessi mostrato il suo desiderio più profondo, e non esistesse altro. Peccato non avesse capito che io non avrei mai potuto fare niente delle cose che lui immaginava, non era mia intenzione. Disperata guardai avanti, ma c'era solo una vecchietta con abiti logori e una pipa. Bella era l'acconciatura dei capelli grigio topo, lo smalto color morto e il trucco sbavato. Fece spaventare persino il maniaco, infatti questi la guardò e cacciò un forte grido acuto. Poi si voltò e cominciò a urlare istericamente come una bambinetta spaventata. La vecchietta allora mi sorrise sorniona e tirò fuori un ombrello rosso, col quale colpì il maniaco che continuava a guardarla con aria incredula. Alchè io mi nascosi dietro un cassonetto dell'immondizia, la puzza era disgustosa, sembrava di stare in una discarica, ma all'improvviso la super vecchia mi diede un deodorante perchè puzzavo dannatamente di formaggio muffito lasciato al sole. Quando la ringraziai offrendole una mentina lei mi disse "Ragazza, adesso è ora che tu vada a casa senza combinare altri danni alla società. Meglio se sparisci subito, altrimenti non risponderò di me." Indietreggiai lentemante ma urtai contro un palo della luce facendomi molto male. Scivolai anche in ginocchio, ormai sanguinava copiosamente, e non riuscivo a trovare niente per fasciarlo, così raccolsi un fazzoletto da terra cercai di pulirlo ma comunque rimase molto sangue. Così mi avvicinai ad una piccola fontana e sciacquai la
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